L’intervento clou della prima giornata del Laboratorio AnciLab UrbanLab 2020 è stato affidato al Comune di Milano. Il capoluogo di regione occupa da anni i primi posti delle diverse classifiche relative alle smart cities. L’ICity Rank del 2019 vede Milano ancora al primo posto, per il sesto anno consecutivo, come città più smart d’Italia.
A illustrare il progetto Milano Smart City è stato Renato Galliano, Direzione Economia Urbana e Lavoro del Comune.
Il progetto smart parte a fine 2012 e approda alle linee guida Smart City approvate dalla Giunta nel Maggio 2014. I pilastri di queste linee guida, come illustrato dal dottor Galliano, sono:
- benessere in città;
- generazione d’impresa;
- semplificazione amministrativa;
- inclusione sociale e diversity;
- città globale;
- mobilità urbana sostenibile;
- politiche ambientali ed energetiche.
Come si può notare, questi pilastri sono una declinazione più puntuale degli assi su cui si fonda una città intelligente: economia intelligente, mobilità intelligente, ambiente intelligente, persone intelligenti, vita intelligente, governance intelligente.
Galliano ha presentato i progetti attuati nei sette ambiti di intervento, ma soprattutto i progetti avviati e in corso. Per questi ultimi ha evidenziato i diversi obiettivi:
- ampliamento dei servizi e delle attività in essere;
- valorizzazione dei centri e delle reti;
- progetti pilota e progetti specifici;
- agevolazioni fiscali, supporto finanziario e accompagnamento.
Fra i progetti in corso si è soffermato su quello della Sharing city che, applicato attualmente a un quartiere (Porta Romana-Chiaravalle) prevede soluzioni infrastrutturali volte a realizzare e sviluppare una realtà a basso impatto energetico, la mobilità elettrica, l’efficientamento energetico di edifici, l’installazione di sistemi di gestione dell’energia sostenibile, i lampioni intelligenti. Il progetto rientra nel Programma quadro di ricerca e innovazione - 2014/2020 "Horizon 2020" che vede Milano collaborare con Londra e Lisbona (definite città lighthouse).
Questa esperienza si dovrà sviluppare negli Smart district, una fra le priorità del progetto smart, cui si aggiungono la semplificazione amministrativa e la realizzazione di infrastrutture e tecnologie abilitanti. La semplificazione prevede l’abbattimento o l’esenzione dalla Cosap. Mentre per le infrastrutture, Galliano ha citato il 5G e l’ammodernamento della rete del Sistema Integrato di Controllo del Traffico e Territorio (Sctt).
Un progetto molto ampio, come si può vedere, ma che ha offerto spunti agli amministratori e ai tecnici locali presenti e su cui si svilupperà UrbanLab 2020 anche con il contributo delle imprese, che entreranno in gioco a partire dal prossimo incontro di giovedì 1° ottobre.
(SM)