Cultura, innovazione, turismo, ma soprattutto funzionalità e accoglienza. Queste le parole chiave della rigenerazione urbana a Lecco, che fonda la sua realizzazione nel fare rete con altri soggetti, Regione e Provincia in primis, cui si affiancano con ruoli importanti, Aler, Azienda Ospedaliera, Asst, Politecnico di Milano, Camera di Commercio, Ersaf, Arpa.
Puntiamo qui l’attenzione su funzionalità e accoglienza, che significano ripensare e ricollocare le diverse funzioni e quindi i diversi uffici pubblici presenti in città, a partire soprattutto dalla sede del Comune, che vuole diventare, come ci dice l’assessore all’urbanistica del Comune, Gaia Bolognini, “una nuova e accogliente casa dei cittadini”.
Non è stato semplice sistemare il puzzle degli edifici pubblici e soprattutto trovare questa sede. “Con una tenace azione partita dal basso” ci dice l’assessore Bolognini, “siamo riusciti a far cambiare direzione alla Regione che voleva destinare un edificio di 5000 mq, ospitante fino a quattro anni fa la sede del Politecnico, a sede di uffici regionali. Oggi quell’edificio nel centro della città è destinato a ospitare, entro due anni, la nuova Casa dei Cittadini”.
Con la razionalizzazione della collocazione delle funzioni pubbliche “si risolvono problemi che si trascinano da tempo” ci dice ancora l’assessore Bolognini, senza peraltro ulteriore consumo di suolo.
A questa razionalizzazione, nata ufficialmente dall’accordo di programma firmato nel 2017 con regione Lombardia e Provincia di Lecco, si affianca il progetto del nuovo Ostello della gioventù, al servizio dell’accoglienza dei molti giovani turisti che vengono a Lecco per godere delle molte attività, soprattutto sportive, che la città lombarda offre, stretta come è tra lago e montagne. E i giovani sono anche al centro del nuovo Campus universitario che troverà la sua collocazione nel vecchio ospedale di Lecco.
(SM)