Secondo appuntamento con #PlatformLab2017, Laboratorio AnciLab dedicato all’innovazione. Ai partecipanti del primo incontro si sono aggiunti i Comuni di Malnate, con il Sindaco Samuele Astuti, e Menaggio, con il consigliere Angelo RIzzella. Al secondo incontro si sono inoltre presentati i rappresentanti di tre importanti aziende, Bosch, EuroMilano e Metropolitana Milanese, che hanno illustrato gli ambiti di intervento e le esperienze utili alla costruzione di una città intelligente. Ospiti della giornata Daniele Crespi Responsabile della Funzione Innovazione Digitale di Lombardia informatica e Maurilio Zuccalà di Cefriel – Politecnico di Milano.
Nel suo intervento, Crespi ha affrontato il tema degli Ecosistemi digitali evidenziando l’esperienza in Lombardia. “Un Ecosistema Digitale” ha riportato Crespi “è una comunità di soggetti, sia pubblici che privati, che interagiscono attraverso relazioni digitali, si scambiano servizi ed informazioni in modo standard, evolvendosi in termini di conoscenza, abilità, contatti e capacità di soddisfare i propri bisogni, creando nuove modalità per valorizzare il proprio business e perseguire obiettivi comuni all’intero ecosistema. Nel contesto della Pubblica Amministrazione, dove l’obiettivo non è quello di avere un ritorno economico ma di creare un valore per i cittadini e le imprese, l’applicazione di un modello basato su ecosistemi digitali può facilitare l’integrazione tra Pubbliche Amministrazioni, l’integrazione tra imprese e Pubbliche Amministrazioni e la Co-erogazione dei servizi (pubblico-privato)”. Per quanto riguarda il sistema lombardo, Crespi ha evidenziato i due strumenti che oggi sono disponibili, il portale open data di Regione Lombardia e il sistema E015, e il loro utilizzo in ottica smart city o smart land.
Maurilio Zuccalà ha puntualizzato l’esperienza del sistema E015 nel progetto Horizon 2020 Sharing Cities, con particolare riferimento al progetto di Milano. Fra i temi, Zuccalà ha focalizzato l’attenzione sulla Urban Sharing Platform (USP), ovvero “il sistema nervoso” del progetto”, e ne ha così sintetizzato le funzioni:
-- Comunicazione: dati e informazioni possono essere scambiati grazie a meccanismi di interoperabilità tra diversi soggetti;
-- Memoria: i dati possono essere immagazzinati in base alle diverse esigenze (per es. a fini di analisi statistica);
-- Elaborazione: i dati possono essere analizzati e trasformati per creare nuove informazioni a valore aggiunto;
-- Condivisione: quanto elaborato nella piattaforma può essere messo a disposizione dei diversi soggetti secondo meccanismi condivisi e regolati da linee guida e standard tecnologici.
Riferendosi poi all’esperienza di Milano, Zuccalà ha evidenziato gli elementi fondamentali della USP:
-- L’Ecosistema digitale E015, operante dal 2013;
-- La piattaforma di interoperabilità del Comune di Milano;
-- La soluzione Monet SEMS;
-- I meccanismi di federazione tra istanze di USP;
-- L’approccio open basato su API e microservices (API Economy).
(SM)