SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE
Istat

Offerta e domanda nel Tpl dei Comuni capoluogo

31 Ottobre 2024
 

Un altro tema che il Rapporto sulle Istituzioni Pubbliche 2024 pubblicato da Istat riguarda il Trasporto pubblico locale (Tpl) nei Comuni capoluogo.
 

I servizi di trasporto pubblico locale, il cui potenziamento rientra tra gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), si caratterizzano per due particolari criticità: la carenza di infrastrutture per il trasporto di massa (metropolitane e tramvie/filovie ad alta capacità) e l’obsolescenza delle flotte.
 

Nel 2021, secondo i risultati della rilevazione Dati ambientali nelle città, soltanto 23 dei 109 Comuni capoluogo dispongono di almeno una delle principali modalità di Tpl a impianti fissi (la metropolitana è presente in sette città, il tram in 12, il filobus in 13). Negli ultimi anni si registra uno sviluppo sostenuto di questi servizi, che contano circa 890 km di linee in esercizio (+37,1% rispetto al 2011) e producono una quota crescente, ma ancora minoritaria e diseguale sul territorio, dell’offerta complessiva di Tpl: il 42,4% dei posti-km, che scende al 20,9% nelle città del Mezzogiorno e ad appena il 6,0% fuori dai capoluoghi di città metropolitana.
 

L’autobus resta la modalità di Tpl più diffusa nelle città italiane. Questo rappresenta il 56% dell’offerta complessiva, ma più del 95% in quasi quattro capoluoghi su cinque. Circa due terzi dei veicoli impiegati sono alimentati a gasolio; fra quelli con alimentazioni alternative prevalgono i bus a metano o GPL (25,5%), mentre elettrici e ibridi, pure in forte crescita, rappresentano il 7,4%. Fra il 2016 e il 2021 la quota di veicoli a emissioni zero o in classe Euro 6 è più che triplicata, passando dal 12,7 al 44%, e presenta valori piuttosto omogenei fra aree geografiche (44,6% nel Centro-Nord, 41,7% nel Mezzogiorno) e fra città grandi e medio-piccole. La maggior parte degli autobus in esercizio, tuttavia, appartiene a classi Euro precedenti e sono quindi in circolazione da più di nove anni (incluso un 22,9% di veicoli pre-Euro 5, in circolazione da non meno di 14 anni).
 

Un elemento particolare riguarda la domanda di Tpl che, diversamente dall’offerta, presenta una contrazione rispetto alla situazione prima della pandemia, sebbene sia migliorata tra il 2020 e il 2021: Infatti, evidenzia il Rapporto, la domanda di Tpl nel 2021 è stata in media di 104,3 passeggeri per abitante (+4,3% sull’anno precedente, ma -45,6% rispetto al 2019). Il recupero è stato ancora più modesto nelle grandi città (+3,8% nei capoluoghi di città metropolitana, +6,1% negli altri) e addirittura assente nell’insieme dei capoluoghi del Mezzogiorno (-2,8% sull’anno precedente, -54,7% rispetto al 2019). La domanda di Tpl presenta un divario fra le ripartizioni ancora maggiore di quello dell’offerta (147,3 passeggeri/abitante nel Nord, 118,2 nel Centro e 27,4 nel Mezzogiorno) e già prima della pandemia aveva attraversato una lunga fase di declino, diminuendo di quasi il 20% fra il 2007 e il 2017 (ma del 33,3% nel Centro, del 37,3% nel Mezzogiorno e solo del 5,0% nel Nord).

Sul Rapporto Istat vedi anche Nei Comuni poco turnover e personale anziano e La spesa dei Comuni per i servizi sociali.

 

 

(SM)

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