SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE - CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
ASSEMBLEA NAZIONALE

Lamorgese: presto regole su responsabilità dei Sindaci

10 Novembre 2021
 

“Dobbiamo mettere in grado i sindaci di operare con serenità e di essere responsabili delle cose di cui effettivamente sono responsabili e non di quelle che gli ricadono nelle competenze altrui o di cui siano responsabili altre strutture”. Queste le parole della Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese all’Assemblea dell’Anci in corso a Parma.
“Con i sindaci e soprattutto con l’Anci c’è grande collaborazione” – ha affermato – “stiamo portando avanti tutti una serie di misure. I sindaci hanno manifestato una situazione di disagio al presidente del Consiglio, con dei punti ben precisi e chiedendo cose precise. Ho dato avvio ad un gruppo di lavoro presieduto dal presidente Pajno per una riforma organica del Testo unico degli Enti Locali.
Dal punto di vista dell’aspetto penale dell’azione amministrativa nell’esercizio delle funzioni di sindaco, invece la Ministra ha riconosciuto che non si tiene ben conto della differenziazione che c’è tra la gestione che fa capo all’amministrazione locale e quella che è la responsabilità del sindaco, e che non deve ricadere necessariamente se non si fanno dei lavori o se cade un albero per strada, ad esempio.
“Porteremo le vostre istanze all’attenzione delle forze politiche e all’esame del Consiglio dei ministri”, ha concluso Lamorgese ricevendo un lungo e sentito applauso dell’Assemblea.


Individuare un percorso per utilizzare i fondi destinati al turismo
Dopo la ministra dell’Interno è intervenuto da remoto il ministro per il Turismo Massimo Garavaglia che ha ricordato che “come Governo abbiamo appostato con il PNRR per il turismo 2,4 miliardi di euro per il turismo, fondo competitività e Roma che produrranno un effetto leva di quasi 7 miliardi. Ora è necessario individuare insieme un percorso certo da intraprendere nei prossimi anni condiviso con tutti i livelli istituzionali”.
“Speriamo dal 2023 il turismo in Italia tornerà a livelli economici e ricettivi pre-pandemici ma che proporrà le stesse problematiche e punti di debolezza di sempre – ha precisato il Ministro che aggiunge, ricordando che il nostro Paese è “un museo a cielo aperto” in cui il “ruolo del digitale sarà fondamentale per fornire aiuto ai comuni ma inquadrato in una cornice i cui contenuti devono essere sviluppati e devono rappresentare i singoli territori. I Comuni siano il collante nella promozione e nell’attrattività turistica”.


Di Maio: finanziamenti per i circuiti meno noti
Collegato in video conferenza anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Nell’ultimo anno – ha detto – l’Italia è stata protagonista a livello mondiale, penso alla Presidenza del G20 o alla co-Presidenza della Conferenza sul Clima Cop26, anche attraverso l’inclusione di autorità e comunità locali, tratto distintivo della nostra azione multilaterale e impegno costante a livello nazionale, nel contesto della programmazione e attuazione delle strategie di ripresa”.  “Le città siano intelligenti, resilienti e sostenibili” – ha sottolineato – “Abbiamo posto il tessuto socio-economico locale al centro delle politiche per la ripresa. La riduzione dei divari territoriali e il rilancio del Mezzogiorno sono tra le priorità trasversali del Piano che è stato elaborato e sarà attuato con il contributo degli Enti territoriali”.
“Il progetto dell’Italia per Expo ha come obiettivo la valorizzazione del tessuto artistico, produttivo e scientifico, anche grazie all’ampia adesione delle Regioni italiane. Il sistema Paese è protagonista con un palcoscenico unico, in un quadrante geografico che esprimerà nei prossimi anni importanti opportunità di investimento e rilancio dei flussi turistici internazionali”, ha chiuso il Ministro sottolineando come “nel Pnrr trovano, infatti, finanziamento iniziative come ‘Il turismo delle radici: un investimento per il rilancio dell’Italia post Covid-19’, che mira alla promozione dei circuiti turistici meno noti, rivolgendosi a un bacino di circa 60/80 milioni di euro di italiani. Il turismo di ritorno, concentrandosi sui piccoli borghi italiani, può contribuire a rivitalizzare l’economia locale, favorire l’occupazione giovanile, recuperare le abitazioni storiche, dando vita ad un turismo che sia anche ecosostenibile”.

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