Si è conclusa domenica 9 settembre, con la presenza di circa 4.800 visitatori, la prima edizione di Download Innovation It Conference & Festival, organizzato da Sorint.lab in collaborazione con il Comune di Bergamo al Lazzaretto. Come raccontato da Bergamonews, il momento clou della manifestazione è stata la conclusione della 24 ore no stop di Hackathon con 8 team, per un totale di 34 hacker (sviluppatori, creativi, data scientist) provenienti da Bergamo, Milano, Lecco, Zurigo e Lugano, seguiti per l’occasione dal tutor Tamas Piros (Developer Evangelist di EMEA Cloudinary) a cui era stato dato il compito di sviluppare un software che semplifichi la procedura di gestione delle segnalazioni indirizzate dai cittadini al Comune di Bergamo. Una soluzione innovativa ed efficace, insomma, che consentisse ai cittadini di accedere con facilità alla piattaforma di registrazione e invio delle segnalazioni e all’amministrazione comunale di gestirle rapidamente, semplificandone i tempi e le procedure di lettura, gestione, mappatura, smistamento ed evasione.
Il progetto vincitore
Ad aggiudicarsi la competizione, il team Undefined (Lorenzo Bianchi, Giovanni Fumagalli, Mauro Bianchi, Shima Fahima) con il progetto City Alert. La soluzione tecnologica è basata su soli software Open Source, un merito che premia lo spirito della condivisione del sapere. Il gruppo di lavoro ha inoltre dimostrato una particolare attenzione all’integrazione dell’applicazione con i sistemi comunali già esistenti o che verranno sviluppati in futuro e si è aggiudicato un premio in denaro di 5.000 euro offerto da Confindustria Bergamo e Digital Innovation Hub, con questa motivazione: "Il team ha lavorato in modo professionale realizzando uno studio architetturale dell’applicazione ben concepito e un’esperienza dell’utente lineare e semplice". Tutti i progetti sviluppati nel corso della maratona sono consultabili online su gitlab.com/download2018.
Gori: senza innovazione le nostre Amministrazioni sono destinate a un inesorabile declino
Al sindaco di Bergamo Giorgio Gori è toccato il compito di inaugurare il Festival. Lo ha fatto con un battuta: "Innovazione o morte!", che, ha spiegato: "Lo dico spesso in Giunta al mio assessore Giacomo Angeloni, ed è una dichiarazione programmatica, ovvero che senza innovazione le nostre Amministrazioni – ma vale anche per il nostro Paese – sono destinate ad un inesorabile declino". Gori ha proseguito: "Innovazione rispetto alla quale rivendico con forza dei Comuni e in particolare delle città medie. Dei Comuni perché sono in prima linea nel rapporto con i cittadini e hanno necessità di svecchiare le proprie strutture per venire incontro alle esigenze dell’utenza e adeguarsi alle nuove tecnologie, che in questi ambiti stanno cambiando a grande velocità. Delle città medie perché è nei capoluoghi di medie dimensioni che si reagisce più velocemente al cambiamento e alle politiche di innovazione. E’ nella dimensione delle città medie, infatti, che è più facile incardinare progetti ed esperienze pilota di innovazione. Ed è infine nelle città di medie dimensioni, nei capoluoghi di provincia, che si danno quelle condizioni di competenza e di compattezza della governance (anche nella relazione tra pubblico e privato) che consentono di guidare più efficacemente i processi di innovazione".
L'innovazione che non decolla
"Spero che il messaggio arrivi forte e chiaro, al Governo e a tutte le imprese che operano sul fronte dell’innovazione tecnologica: rimettete gli enti locali (e le città medie) al centro dell’agenda. E’ qui che si può sperimentare. Nel contratto di Governo, però, nulla c’è sugli enti locali. E sempre riguardo ai Comuni: è assurdo il vincolo imposto di poter investire ogni anno solo il 50% delle spese informatiche sostenute nell’anno precedente. Di questo passo si azzera! I Comuni sono costretti a contrarre gli investimenti in innovazione e rinnovo dei propri software e hardware: una scelta anti-storica che rasenta la follia, in uno scenario che vede sul web, internet, intelligenza artificiale ecc le soluzioni semplici ai problemi complessi del rapporto tra Enti Locali e cittadini", ha proseguito Gori.
Che invoca anche: "Bisogna revocare una disposizione così paradossale (soprattutto considerando che nel frattempo la Ue sta spingendo sulla digital transformation: la Commissione ha presentato la proposta di bilancio 2021-2027 che prevede il raddoppio delle spese destinate all’innovazione digitale, su cui sono allocati ben 12 miliardi di euro, cui si aggiungono i 100 miliardi destinati a innovazione e ricerca attraverso i programmi Horizon e Euratom), ma deve anche favorire gli investimenti in innovazione nei nostri Comuni".
E ha concluso con proposte fattive: "Il 50% di ciò che si risparmia grazie all’innovazione dei servizi e delle procedure deve essere reinvestito in innovazione. I risparmi dati da software gestionali innovativi (ad esempio penso ai risparmi delle spese postali legati alla smaterializzazione) vengano obbligatoriamente investiti in nuovi software". (VV)