Piero Fassino, presidente di Anci e Achille Variati, alla guida di Upi, hanno presentato una richiesta ufficiale al ministro dell’Interno Angelino Alfano per prorogare al 31 maggio la scadenza per la presentazione dei bilanci di previsione, inizialmente fissata al 30 aprile "al fine di usufruire di un ulteriore mese di lavoro per portare a termine le operazioni per la definizione delle diverse questioni aperte”. La richiesta è arrivata a fronte delle obiettive difficoltà che i Comuni stanno incontrando nel chiudere sia i bilanci previsionali, sia quelli consuntivi: "Registriamo da giorni e con maggior intensità in queste ore numerose e motivate segnalazioni circa la difficoltà a rispettare la scadenza del termine di approvazione del bilancio, nonché dei consuntivi. Segnalazioni che pervengono anche da numerosi Presidenti di ANCI regionali”.
Roberto Scanagatti, Presidente di Anci Lombardia, commenta così: “In queste settimane i comuni hanno affrontato le complessità tecniche relative alla chiusura dei bilanci di previsione 2016, che hanno determinato un forte rallentamento dell’operatività degli uffici. È quindi evidente come, per molti amministratori, sia stato impossibile rispettare la scadenza del 30 aprile per approvare i bilanci previsionali. Sosteniamo pertanto la richiesta che Anci e Upi hanno rivolto al Ministro Alfano per prorogare al 31 maggio tale scadenza, al fine di usufruire di un ulteriore mese di lavoro per portare a termine le operazioni per la definizione delle diverse questioni aperte”.
Non sottovalutare le complessità nascoste
Fassino ha ricordato che Anci aveva già manifestato preoccupazione “all'atto di fissazione della scadenza del 30 aprile, circa la complessità delle procedure e l'impegno a cui sono chiamati gli uffici, derivante anche dalla coincidenza dei due adempimenti”. Il presidente dell’Anci ha sottolineato anche che l’Associazione “ha ulteriormente verificato la disponibilità a consentire uno slittamento di ulteriori 30 giorni, senza allo stato alcun riscontro positivo”.
Secondo Fassino, infatti, non devono essere sottovalutate le complesse attività connesse alla redazione dei documenti contabili in scadenza. “Va in primo luogo considerata – spiega il Presidente - la sovrapposizione al 30 aprile delle scadenze relative al rendiconto 2015 e alle previsioni 2016, coincidenza mai prima d’ora registrata che investe il personale tecnico degli uffici finanziari comunali, fortemente provato anche dalle restrizioni finanziarie degli scorsi anni e dai perduranti limiti alle assunzioni".
Ritardi dovuti alla nuova contabilità armonizzata
I documenti contabili in questione sono caratterizzati dalle numerose novità dovute alla progressiva entrata in vigore delle nuova contabilità armonizzata. Il passaggio alla nuova contabilità produce anche inevitabili ritardi nel processo deliberativo, nel corso del quale i diversi soggetti, dai revisori alle commissioni consiliari, devono essere posti nelle condizioni di ricevere chiarimenti e svolgere le rispettive funzioni con la necessaria consapevolezza.
"Senza dimenticare che si è di fronte a un atto eminentemente politico, che richiede un ampio dibattito democratico e che ogni intervento esterno ha delicate implicazioni in termini di autonomia politico-amministrativa locale”.
(VV)