SEZIONE: AMBIENTE, ENERGIA
TENDENZE

Per il 62% degli italiani la sostenibilità conta più della crisi economica

10 Aprile 2016
 

Qual è il rapporto degli italiani con la sostenibilità? Cos’è cambiato dopo Expo? La risposta — inaspettata — è emersa in modo chiaro nel corso della presentazione della seconda edizione dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile. L’indagine qualitativa è stata condotta da LifeGate, insieme all’istituto di ricerca sociale, economica e di opinione Eumetra Monterosa, in collaborazione con Coop Lombardia, Ricola e Unipol Gruppo e fotografa una crescita notevole dell'interesse degli italiani sulla sostenibilità.
Due terzi degli italiani collocano il tema della sostenibilità davanti alla crisi economica. All’affermazione “In un momento di crisi economica, le persone hanno cose più urgenti di cui occuparsi della sostenibilità”, il 27 per cento dice di non essere per nulla d’accordo. Ben 18 punti percentuali in più rispetto al dato dello scorso anno. Gli appassionati e gli interessati ai temi della sostenibilità sono saliti al 62 per cento contro il 43 per cento rilevato nella prima edizione.  

 

Il domani non può prescindere dalla cura dell'ambiente
“I fatti ci dicono in maniera incontrovertibile che non può esistere, né oggi né domani, un modello di crescita comune che prescinda dal rispetto dell’ambiente, dalla sua valorizzazione come elemento di sviluppo, dalla riduzione dell’inquinamento, da un ‘vivere sostenibile’ nelle scelte che si compiono quotidianamente”, ha affermato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti nel messaggio inviato ai relatori durante la presentazione dell’Osservatorio. “Perché il futuro è già tracciato e si chiama economia circolare”. “La sostenibilità è diventato un tema sentito e centrale e questi risultati sono un’importante tappa di un percorso di cambiamento già in atto che non si fermerà”, ha infine aggiunto Enea Roveda, amministratore delegato di LifeGate. “Unendo il 29 per cento di appassionati e il 33 per cento di interessati, infatti, si raggiunge una quota maggioritaria della popolazione italiana adulta”.

 

Effetto Expo?

Secondo gli analisti, non è improprio parlare di un “effetto EXPO”. La massa di informazioni veicolata attraverso l’Esposizione Universale, infatti, si rispecchia nell’aumento di 5 punti percentuali della familiarità con concetti quali sviluppo sostenibile, sostenibilità ambientale, energia sostenibile, sostenibilità sociale, sostenibilità economica, mobilità sostenibile, città sostenibile, turismo sostenibile, alimentazione sostenibile e casa sostenibile. L’energia rinnovabile è il concetto più popolare, con il 40% del campione che ne ha sentito parlare e saprebbe descriverne il significato (+8% rispetto alla prima edizione dell’Osservatorio).

 

Crescono le pratiche virtuose

Il secondo Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile fotografa ulteriori aspetti che confermano la crescita di una diffusa consapevolezza ambientale coerentemente tradotta nell’adozione di pratiche “virtuose”. L’86% degli intervistati, infatti, dichiara di fare sempre la raccolta differenziata (+18 p.p. vs. 2015) e il 36% evita di utilizzare l’auto ogni qual volta sia possibile (+24 p.p.). Inoltre, è cresciuta di 21 punti la quota di italiani che dichiara di consumare alimenti a Km zero, che si attesta al 33%.
Di tutto rilievo è anche l’incremento in doppia cifra nell’indice di disponibilità all’acquisto di beni sostenibili. Il 61% del campione, infatti, acquisterebbe elettrodomestici a basso consumo anche a fronte di un prezzo superiore, il 61% lampadine a LED per illuminare casa e il 26% è disposto a spendere di più per comprare energia da fonti rinnovabili.
Non passa inosservato l’effetto EXPO sul cibo, riflesso nella preferenza accordata dal 52%degli intervistati all’acquisto di prodotti a “Km 0” e nel 47% che privilegia i prodotti da agricoltura biologica. A parità di sostenibilità, inoltre, l’80% degli intervistati dichiara di preferire l’acquisto di prodotti Made in Italy.
Gli aspetti più importanti nelle scelte sostenibili? Secondo le rilevazioni LifeGate ed Eumetra Monterosa al primo posto tra le motivazioni figura il senso di responsabilità per le generazioni future (85% delle indicazioni), seguita dalla ricerca del benessere e dall’amore per l’ambiente(81%).

 

(Valeria Volponi)

Leggi anche...
Rifiuti

I nuovi Criteri Ambientali Minimi contenuti nel Decreto pubblicato sulla G.U. a inizio agosto

Mobilità

Non solo migliora il mercato, ma anche l’attenzione al mondo delle due ruote da parte dei Comuni capoluogo

ALLARME

Mentre si discute di sostenibilità e politiche green, la temperatura del pianeta cresce.

Strategie Amministrative online,
periodico di informazione registrato
al Tribunale di Milano al n° 328/2002
in data 27 maggio 2002
ANCILAB © Copyright 2024 - P.Iva 12790690155