In Lombardia sarà vietato costruire case su terreni che si trovano in prossimità di corsi d’acqua. Lo prevede la legge regionale “Revisione della normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d'acqua”, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio Regionale.
La norma introduce il concetto di invarianza idraulica e l’esame preliminare dei rischi idrogeologici. Nella realizzazione delle nuove costruzioni e nella riqualificazione di quelle esistenti ci si dovrà accertare che gli edifici non costituiscano un ostacolo al deflusso dell’acqua piovana verso i fiumi.
Con la legge regionale sono stati inoltre stanziati 15 milioni di euro per la manutenzione dei corsi d’acqua nel prossimo triennio e 11 milioni per i Navigli e le idrovie collegate.
Partendo dal presupposto che mantenere in efficienza un’opera idraulica esistente ha un costo due volte inferiore rispetto alla sua ricostruzione o ripristino, saranno potenziate le funzioni dei Consorzi di bonifica e dell'Agenzia Interregionale per il fiume Po.
È stata poi prevista la realizzazione progressiva di vasche volano, pozzi filtranti, tetti verdi e superfici semipermeabili per impedire il peggioramento del regime idraulico delle acque sotterranee e superficiali.