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SMART CITIES

E adesso anche Bergamo vuole il suo car sharing

14 Febbraio 2016
 

Anche il Comune di Bergamo si prepara alla sfida della mobilità condivisa. E' stato infatti approntato il bando per cercare di istituire il servizio di car sharing in città, con la delibera che dà il via libera ad ATB per l’avvio delle procedure d’istruzione di una gara per la gestione del servizio.
Un primo passo significativo verso unl modello “free floating” (ovvero che non prevede la riconsegna dell’auto nel punto in cui è stata prelevata) già sperimentato in grandi città come Milano, Napoli e Roma da operatori diversi (Mercedes con Car2Go, Fiat con Enjoy, ecc..). In città di dimensioni simili a quelle di Bergamo un servizio del genere non si è ancora largamente affermato, soprattutto per questioni legate alla redditività di un’offerta di questo genere.

 

Le prime linee guida del bando

La Giunta ha stabilito delle prime linee guida sulle quali ATB sarà chiamata a costruire il bando di gara ad evidenza pubblica: il servizio dovrà essere svolto da società specializzate e già presenti sul territorio nazionale e internazionale, a garanzia della bontà del servizio. Sarà prevista sosta gratuita dei veicoli del car sharing negli stalli a pagamento e nelle aree per residenti sul territorio comunale, ma anche libero accesso alle ZTL, ad eccezione di quelle di Bergamo Alta e di via XX Settembre. Infine il Comune di Bergamo definirà precisi accordi con Sacbo per garantire precise modalità di accesso e sosta all’aeroporto il Caravaggio di Orio al Serio. 
“Il car sharing che abbiamo in mente – ha spiegato l’Assessore alla mobilità Stefano Zenoni – si rivolge a studenti, cittadini e ovviamente turisti e potrebbe garantire una certa agilità negli spostamenti brevi in città. Il bando vero e proprio sarà costruito da ATB sulla base delle linee guida deliberate giovedì dalla Giunta e sugli studi di fattibilità, sia funzionale che economica, che sono stati approfonditi nei mesi scorsi. Speriamo che la risposta all’avviso pubblico sia positiva, visto che si tratta di un bando che presenta qualche rischio d'impresa. Cercheremo di renderlo più appetibile possibile”.

(VV) 

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