SEZIONE: LAVORI PUBBLICI ED EDILIZIA - WELFARE E POLITICHE GIOVANILI
RECUPERO EDILIZIO

Verde e per socializzare: a Milano la scuola del futuro

1 Dicembre 2016
 

Risparmio energetico, bioedilizia, tecnologia a basso impatto ambientale, ampie aree verdi, spazi nuovi e diversi per favorire la socializzazione, l’insegnamento e l’apprendimento. È la scuola del futuro che sorgerà in via Strozzi, in zona Bande Nere/Caterina da Forlì, in una delle tre strutture interamente in legno volute dal Comune di Milano con un contributo finanziario statale. “Una nuova scuola, bella, funzionale e innovativa, finalmente restituita alla zona. Un progetto che crea spazi per sperimentare un diverso modello scolastico, consegnandoci luoghi che invitano ad innovare, insieme agli schemi didattici e di apprendimento, anche quelli di aggregazione e relazione a partire dai più piccoli”, hanno spiegato la vicesindaco e assessore all’Istruzione Anna Scavuzzo e l’assessore a Casa e Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti.

 

Legno, verde, spazi di socializzazione
Il nuovo edificio sarà in legno, come le scuole di via Viscontini e di via Brocchi, dando seguito all’accordo stipulato nel 2014 tra Comune e Federlegno: comprenderà diversi laboratori, una palestra con spalti, un parco sportivo esterno, una biblioteca e un auditorium da 100 posti con accessi indipendenti dal corpo scuola e quindi accessibili anche dall’esterno: sarà questo, peraltro, il primo vero auditorium comunale all’interno del Municipio 6.
La distribuzione degli spazi si dirama da una ‘hall’ centrale, una piazza la cui copertura esterna è lasciata a giardino, concepita come ulteriore luogo di socializzazione e ricreazione. Molte le zone verdi, sia all’interno che all’esterno della struttura, compresa una dedicata agli orti, funzionale allo studio della botanica come alla sensibilizzazione ai temi di tutela ambientale. Il progetto prevede anche la predisposizione per future espansioni, in caso si rendessero necessarie, quali una primaria e una materna integrate nell’area parco.


Una travagliata storia di demolizioni e occupazioni
La scuola secondaria di primo grado ‘Cardarelli’ è stata chiusa per la massiccia presenza di amianto nel giugno del 2012 e le sue 18 classi sono state da allora trasferite in via Scrosati, nello spazio della secondaria ‘Dante Alighieri’.
Nel corso degli anni, la scuola abbandonata è stata più volte occupata e divelta tanto da rendere necessaria la bonifica ambientale (l’amianto, prima in forma compatta, ha finito col presentarsi in forma aerodispersa).
L‘intervento di demolizione e ricostruzione è stato suddiviso in due lotti distinti: la consegna dell’area di cantiere per l’abbattimento è avvenuta lo scorso primo agosto e la demolizione è iniziata una decina di giorni fa per terminare entro febbraio prossimo.

 

Lavori al via ad aprile 2017
La ricostruzione sarà ad opera della Damiani Costruzioni srl, su progetto della ATIproject di Pisa, per un importo di 7,4 milioni di euro. Dovrebbe partire nell’aprile 2017 e i lavori dovrebbero durare 13 mesi, con consegna nel maggio dell’anno successivo, in modo che le classi possano entrare regolarmente nella nuova scuola per l’anno scolastico 2018/2019.

 

(Valeria Volponi)
 

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