SEZIONE: CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
CLASSIFICHE

Mantova scalza Trento: qui si vive meglio in Italia

27 Novembre 2016
 

E' Mantova la città italiana in cui si vive meglio. A decretare il primato della città dei Gonzaga è la classifica elaborata da Italia Oggi e dall'Università La Sapienza, secondo nove parametri: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tenore di vita, tempo libero.
Perde così, dal 2011, il primato la città di Trento, scalzata dalla Capitale della Cultura 2016, dove la dimensione ancora positivamente provinciale, con il rispetto delle tradizioni di un tempo e i ritmi lenti, si sposa a un'apertura internazionale e a tante opportunità trasversali, in un ambiente sano e smart. "Mantova si era già piazzata al primo posto nel 2005 e nel 2009 ed è sempre stata nelle posizioni di testa", spiegano i curatori della ricerca.


A Mantova bene l'ambiente e il tenore di vita
Per il territorio mantovano si tratta di un balzo di tre posti, dal quarto al primo, rispetto allo scorso anno: spiccano in particolare l’ambiente, in cui si classica al secondo posto e il tenore di vita, dove si registra un’altra ipotetica medaglia d’argento. Ciò che frena, invece, la sua marcia sono il sistema salute (solo un 44° posto), il tempo libero (50°), la popolazione (61°). Così così sul fronte della criminalità (35° posto) e del settore affari e lavoro (35°). Bene, invece, sul fronte del disagio sociale (11° posto) e dei servizi finanziari (6°).
L’indagine coordinata da Alessandro Polli del Dipartimento di scienze sociali ed economiche dell’università La Sapienza di Roma ha tenuto conto anche di 21 sottodimensioni e di 84 indicatori di base (produzione rifiuti, omicidi, ciclabili, ecc.). Le 110 province esaminate sono state suddivise, in base ai punteggi raggiunti, in quattro gruppi: nel primo ci sono quelle dove la qualità della vita è ritenuta buona, nel 2° quelle dove la stessa è accettabile, mentre negli altri due, 3° e 4°, la qualità della vita è ritenuta scarsa e insufficiente. La provincia mantovana si colloca nel gruppo 1 in sei dimensioni su nove (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, servizi finanziari e scolastici e tenore di vita); figura nel gruppo 2 nelle dimensioni della popolazione e del sistema salute e nel gruppo 3 in quella del tempo libero.

 

Il podio: Trento e Belluno
Dietro Mantova si posizionano Trento con 999,82 punti e Belluno con 937,28. Ma è tutto il NordEst a uscire bene da questa "fotografia": nelle prime dieci posizioni ci sono infatti anche Pordenone (quarto posto), Udine (settimo posto), Bolzano (ottavo posto) e Vicenza (nono posto).

 

Lombardia altalenante: Milano fa un passo indietro, Lecco, Sondrio, Lodi e Cremona crescono
A far discutere è la discesa di Milano al 56esimo posto, rispetto al 49esimo del 2015: che sia già passata l'onda positiva di Expo? Non proprio. Nelle rilevazioni di Italia Oggi, Milano mantiene il riconoscimento di alcuni primati - attrattività, mobilità green, aumento del numero di residenti - ma sconta una serie di mali cronici, dall'aria avvelenata, ai disagi nelle periferie, alla scomparsa delle piccole attività di quartiere. 
Migliorano la propria posizione Lecco (al decimo posto, dal 12esimo), Sondrio (al 19esimo posto, dal 21esimo), Lodi che passa al 23esimo posto dal 31esimo e Cremona, che sale dalla posizione 29 alla 24. 


Male Monza, Como, Pavia
Male Bergamo - passata dal 15esimo al 25esimo posto - e Brescia, che scende al 28esimo posto, dal 19esimo del 2015 ed è la prima provincia a entrare nel secondo gruppo. Scende di una sola posizione Varese (dal 30esimo al 31esimo posto), mentre ci sono due crolli rilevanti: Monza e Brianza - che passa al 38esimo posto, lasciando il 24esimo del 2015 e Como, attestatasi al 44esimo posto. Peggio di loro solo Milano e, ultima tra le province lombarde, Pavia: per lei, solo il 69esimo posto. Nel 2015 era al 42esimo.


(Valeria Volponi)

 

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