Informazioni sull'offerta culturale cittadina, una app che raccolga la disponibilità a fornire pasti pronti per gli anziani, qualunque progetto che promuova l'idea di condivisione e di servizio alla città può essere finanziato dal Comune di Milano, che ha lanciato una piattaforma di crowdfunding civico. Il meccanismo è semplice: se le donazioni dei privati raggiungono la metà dei fondi previsti per realizzazione dell’idea, l’amministrazione interviene con il resto, fino a un massimo di 50mila euro. L'iniziativa, che parte con una fase sperimentale di 18 mesi, potrà contare sulla disponibilità in totale di 400mila euro.
Scadenze e ambiti di intervento
La scadenza per l'inserimento dei progetti è il 31 dicembre e conditio sine qua non per la loro accettazione è la portata innovativa e di alto impatto sociale. Sei gli ambiti di intervento previsti: accessibilità e rimozione di barriere, incremento della connettività urbana, riduzione del digital divide, progetti che favoriscano l’informazione su mobilità e attività culturali, servizi per la cura della persona e la conciliazione famiglia-lavoro, sviluppo di reti sociali all’interno delle comunità.
Al bando potranno partecipare imprese profit e non profit, ong, onlus, associazioni di volontariato e promozione sociale. E proprio per favorire progetti con il potenziale per sostenersi, tra i criteri con maggior peso nell’attribuzione del punteggio ci sarà la capacità del progetto di autosostenersi una volta esaurito il finanziamento ottenuto.
Una nuova via di cessione del credito
A ospitare i progetti migliori sarà una piattaforma realizzata in collaborazione con Eppela, su cui gli utenti voteranno quelli da realizzare. Il crowdfunding civico rappresenta una modalità di raccolta fondi innovativa: "Nel caso milanese più che il finanziamento dal basso di piccoli o grandi lavori pubblici, vogliamo introdurre un modo diverso rispetto al credito ordinario per finanziare progetti a vocazione sociale di start up e onlus", ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico Cristina Tajani. Chiunque contribuirà con una donazione riceverà in cambio una ricompensa: un gadget o lo stesso servizio ideato (modello “reward based” del crowdfunding).