SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE - WELFARE E POLITICHE GIOVANILI
Mondo del lavoro

InLav Lombardia contro lo sfruttamento lavorativo

6 Marzo 2025
 

Abbiamo già avuto modo di parlare su queste pagine del progetto InLav Lombardia, Integrazione Lavoro Lombardia, nato dalla collaborazione tra Regione Lombardia (capofila), Anci Lombardia e Università degli Studi di Milano Bicocca (vedi Strategie Amministrative Dicembre 2024-Gennaio 2025 “Contrastare e far emergere lo sfruttamento del lavoro”, pagina 28).
 

Come spiega la brochure (in allegato), “L’obiettivo del progetto è quello di attuare, nel territorio regionale, un intervento strutturato in risposta al problema dello sfruttamento lavorativo, fenomeno che interessa vari comparti produttivi e colpisce in modo particolare i soggetti più fragili e vulnerabili”.
 

Proprio sulla genesi e le caratteristiche di questo progetto abbiamo sentito il project manager Giovanni Bursi. “Un elemento, direi un pilastro di questo progetto è il tema della rete territoriale, la cui costruzione è premessa fondamentale per ogni tipo di intervento. Nel nostro caso un obiettivo è favorire e sviluppare il dialogo tra due sistemi complessi, le politiche del lavoro e le politiche sociali, per consentire un inserimento socio-lavorativo dei soggetti di riferimento. In alcune realtà abbiamo verificato la presenza di una rete di servizi che può, tuttavia, essere potenziata, sviluppata. In altre realtà, questa rete va creata. Questo ha comportato una coprogettazione volta a personalizzare gli interventi per ogni ambito e per ogni provincia, in considerazione anche del contesto socioeconomico”.
 

Altro elemento fondamentale sottolineato da Bursi è la governance pubblica, “garanzia di continuità del servizio”. In questo senso, il coordinamento pubblico è garantito dai Punti Unici di Accesso (Pua InLav), il cui obiettivo è sviluppare percorsi di intervento territoriali finalizzati a far emergere, contrastare i fenomeni di sfruttamento lavorativo e integrare strategie d’azione mirate all’inclusione socio-lavorativa.
 

Anci Lombardia metterà a disposizione dei PUA un ampio ventaglio di strumenti comunicativi, come ci racconta Davide Lopresti, coordinatore della comunicazione per il progetto. Oltre ad un primo starter kit di strumenti operativi per le attività dei PUA, sono in corso di realizzazione una prima edizione dei Quaderni tecnici destinati agli Operatori dei PUA, al personale degli Enti Locali e del Terzo Settore. Inoltre, verranno sviluppate delle pubblicazioni multilingue quali brochure e pieghevoli per garantire l’accesso alle informazioni a tutti i destinatari, con particolare attenzione alla diversa prevalenza delle popolazioni straniere presenti in ciascun territorio di sperimentazione. Queste prime iniziative, integrate con campagne social media, eventi in presenza e collaborazioni con gli Enti Locali, mirano a potenziare la comunicazione e a rendere i Punti Unici di Accesso un vero strumento di contrasto al lavoro sommerso e di promozione della legalità."
 

Alla base del progetto c’è l’attività di formazione, prossima al via, che si svilupperà con interventi in presenza e online, come ci dice Stefano Toselli, Responsabile di Progetto per Anci Lombardia e Coordinatore Dipartimento legalità Anci Lombardia. Anche per la formazione si sono tenute in considerazione le caratteristiche dei territori, con riferimento ai soggetti cui si rivolge, gli operatori e coordinatori dei servizi, le figure professionali del pubblico e del privato sociale e le organizzazioni. “I percorsi formativi sono stati costruiti con gli interlocutori, analizzando il fabbisogno. Gli obiettivi si possono così sintetizzare: fornire strumenti per sviluppare o costruire reti e rafforzare le competenze delle persone e delle organizzazioni”. “Il progetto InLav”, conclude Stefano Toselli, “rappresenta una grande opportunità per il protagonismo comunale, visto che guarda con particolare attenzione al lavoro degli Ambiti Sociali, chiamati a fare squadra con il proprio territorio e ad attivare servizi innovativi di inclusione socio-lavorativa”.

(SM)

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