Prende il via oggi 24 maggio, fino al 26, a Breme (Pavia) la Sagra della Lomellina, organizzata da Ecomuseo del Paesaggio Lomellino. Dieci brigate di cuochi con 30 fuochi delle Associazioni e Pro loco del territorio proporranno le loro tipicità rigorosamente lomelline.
A seguire dal 7 al 9 e dal 14 al 16 giugno 2024 si terrà la Sagra della Cipolla Rossa De. Co., un evento che attira migliaia di visitatori, grazie a questo prodotto tipico sempre più conosciuto anche nella ristorazione di alto livello. Il menù che si può gustare durante la Sagra è tutto a base della Cipolla di Breme, dall’antipasto al dolce e al gelato.
“La filiera di coltivazione” come riporta la scheda dell’Ecomuseo, “avviene ancora come da tradizione millenaria tramandata dai monaci della Novalesa, senza l’ausilio di mezzi meccanici né il trattamento delle erba infestanti. Le peculiarità della cipolla rossa di Breme che la rendono unica sono la dolcezza, la croccantezza, l’alta digeribilità, la forma schiacciata, il colore rosso intenso, il peso medio (700/800 grammi, primato nel 2013 con 2.270 grammi)”.
Nel giugno 2008 il Comune ha realizzato in piazza Marconi il monumento alla “dolcissima” a ricordo dell’istituzione del marchio DeCo del prodotto.
Breme il Comune “fai da te”
Le due sagre ci offrono la possibilità di scoprire questo piccolo Comune pavese (700 abitanti), che vanta una storia millenaria, assurto alla cronaca del Corriere della Sera ad aprile scorso, complice una foto che ritraeva la Sindaca Cesarina Guazzora e il marito Franco Berzero, ex Sindaco di Breme, mentre tagliavano l’erba di una rotonda. Racconta al Corriere la Sindaca. “Ora siamo 700, ma cento anni fa eravamo tremila residenti per i tanti bambini che nascevano nelle famiglie contadine e quindi la superficie dell’abitato è sovradimensionata. Moltissime case sfitte e cadenti, troppe strade rispetto a quelle che ci servono ora, che vanno comunque pulite. La convenzione con una cooperativa che invia l’operatore ecologico costa 22 mila euro l’anno per 15 ore settimanali nei mesi autunnali e invernali, che salgono a 23 in primavera e in estate. Non sono sufficienti, ma non possiamo spendere di più”.
Le poche risorse, economiche e di personale, hanno spinto a questa soluzione “fai da te”. Non solo giardiniere, ma anche cuoca negli eventi, vigile per regolare il traffico durante le sagre e altro ancora, come racconta il Corriere. La Sindaca conferma che le entrate più consistenti vengono dallo Stato e dalla Regione. E il Comune riesce a utilizzarle al meglio in certi casi, come quello riportato dalla testata Milano-Pavia News: “è stata ristrutturata la piazza delle fiere, detta anche “mercato”, meta di eventi gastronomici e luogo di ritrovo per i bremesi. Il tutto grazie a un contributo regionale di 360mila euro, ricevuto per la rigenerazione urbana. Una pavimentazione nuova, più verde e panchine per ridare linfa a uno dei luoghi simbolo del piccolo centro lomellino, che intanto lavora su altri progetti, come spiega il sindaco di Breme, Cesarina Guazzora. Altri 58mila euro, frutto di un contributo statale, verranno investiti nei prossimi mesi per ristrutturare il cimitero alle porte del paese. L’amministrazione comunale attende intanto, sempre dallo Stato, il finanziamento da 50mila euro per migliorare l’efficientamento energetico alla casa di riposo. Il Comune di Breme continua quindi ad amministrare il paese, grazie alle opportunità offerte dai bandi e nonostante le finanze risicate, anche a causa del problema dei minori in affido”.
Sul tema dell’affido dei minori dice la Sindaca Guazzora al Corriere: “I minori non accompagnati affidati al Comune costano 30 mila euro all’anno. Potrebbero aumentare, salvo aiuti regionali o statali. Siamo vincolati a questa situazione, che ha creato dissesti ben più gravi anche a Comuni vicini più piccoli del nostro”.
Queste ultime parole e il quadro che scaturisce dai due articoli testimoniano una situazione che riguarda molti Piccoli Comuni. In taluni casi, la presenza sul territorio di attività economiche, soprattutto industriali, sono una fonte di aiuto, come testimonia per esempio la Sindaca di Breme (“Altri centri limitrofi ricevono contributi da industrie varie: riserie o termovalorizzatori”), ma laddove queste non siano presenti, tutte le risorse vengono dalle altre istituzioni, “e sempre meno” conclude Cesarina Guazzora.
Tutte le informazioni sulle Sagre di Breme sul sito del Comune da cui è stratta anche l'immagine di apretura.
(SM)