Con l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2024-2025 dell’Università di Milano-Bicocca è stata presentata la nuova Piazza della Scienza, uno spazio all’insegna dell'innovazione e della sostenibilità: un’area ricca di biodiversità funzionale, con spazi verdi per ridurre le isole di calore e aumentare la capacità di catturare gli inquinanti atmosferici, ma anche per attrarre insetti impollinatori grazie a fiori con tempi di fioritura diversificati.
La nuova Piazza è stata celebrata con un taglio del nastro dalla rettrice Giovanna Iannantuoni, alla presenza di Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia e Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano.
“Abbiamo restituito agli studenti, alla comunità accademica di Milano-Bicocca, all’intera cittadinanza uno spazio alla cui rigenerazione hanno collaborato professori, ricercatori, assegnisti e dottorandi dell’ateneo. A guidarli, principi di miglioramento ambientale e di implementazione della biodiversità e del benessere della persona”, ha spiegato la rettrice Giovanna Iannantuoni. “Sarà anche un laboratorio a cielo aperto grazie a sensori che monitoreranno l'inquinamento acustico e rileveranno il particolato atmosferico; ci saranno anche sensori biologici per valutare gli effetti di inquinanti aerodispersi e verrà monitorato lo spostamento degli insetti, per favorire il quale è stata studiata una connettività con altre aree verdi nelle vicinanze”.
La giornata dedicata all’inaugurazione dell’Anno Accademico è proseguita con la cerimonia ufficiale nell’Aula magna dell’ateneo a cui hanno presenziato anche Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’urbanista Carlos Moreno che ha tenuto una lectio magistralis dal titolo "Proximity and urban regeneration: 15-minute cities for a more inclusive future".
“In poco più di 25 anni, l’Università Bicocca è riuscita a ricavarsi un ruolo da protagonista nel mondo accademico, grazie a progetti innovativi e a collaborazioni strategiche, anche di respiro internazionale” ha affermato Giuseppe Sala. “Lo studio alla base della rigenerazione di Piazza della Scienza è emblema dell’approccio serio, c
ompetente, lungimirante e coraggioso che la Bicocca mette in tutte le iniziative che promuove: un metodo, basato su accuratezza e sensibilità nei confronti di ciò che accade nel mondo, che sa trasmettere ai suoi studenti e ai giovani ricercatori».
“Il progetto di rigenerazione di Piazza della Scienza, finanziato dalla Regione Lombardia insieme al Ministero dell'Università e della Ricerca” ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, “mira a rinnovare l’area con interventi di sostenibilità ambientale e mitigazione dei cambiamenti climatici. La Regione si è impegnata negli ultimi anni per realizzare infrastrutture innovative, e questa piazza diventa un “living lab” dell’Ateneo, grazie a tecnologie avanzate per la pianificazione urbana sostenibile. Finanziamo le Università con investimenti mirati per incentivare la ricerca e promuovere collaborazioni con il mondo delle imprese. Bicocca è un modello di eccellenza di università moderna, connessa alle Istituzioni e al tessuto economico e produttivo nel quale è inserita, dalla quale prendere esempio”.
Nella sua prolusione, la rettrice ha poi ricordato i passi avanti compiuti dall’Università di Milano-Bicocca, il più giovane ateneo pubblico milanese, che ha raggiunto 40.000 studenti iscritti (+11 per cento nell’ultimo quinquennio), con un aumento delle immatricolazioni anche internazionali. L’offerta formativa di Milano-Bicocca conta oggi 80 corsi di laurea triennale, magistrale e magistrale a ciclo unico, 12 dei quali erogati in lingua inglese. L’innovazione continua dei percorsi di studio e le connessioni dell’ateneo con le imprese, le istituzioni e il territorio si riflettono nel tasso di occupazione dei laureati di Milano-Bicocca che, a un anno dal conseguimento della laurea triennale e magistrale, è rispettivamente dell’80 e dell’82 per cento, 5 punti al di sopra della media nazionale.
La lectio magistralis di Carlos Moreno, professore di Urbanistica e Teoria dell’innovazione presso l’Università Parigi 1 Panthéon-Sorbona, noto a livello mondiale e specializzato in sistemi complessi e questioni urbane, si è concentrata sul concetto di “città in 15 minuti”, da lui ideato. Si tratta di un modello di sviluppo urbano basato sul benessere della comunità, dove le persone siano in grado di raggiungere la maggior parte dei servizi essenziali con uno spostamento di soli 15 minuti a piedi o in bicicletta.
“Eventi drammatici come la recente alluvione a Valencia sottolineano l'urgente necessità di un cambio di paradigma nella pianificazione delle città. Lo stesso World Urban Forum, convegno mondiale sulle questioni urbane appena conclusosi, ha evidenziato l'importanza della prossimità e della circolarità”, ha spiegato Carlos Moreno. “Fornendo servizi essenziali come istruzione, sanità, cibo, spazi verdi, in una “città a breve distanza”, policentrica e interconnessa, si ridefiniscono gli spazi urbani in modo da renderli più equi, accessibili e inclusivi, trasformando i quartieri in centri vibranti che favoriscono i legami sociali e la solidarietà. Questa rivoluzione di prossimità non è dunque solo una risposta alle sfide ambientali, ma va a incentivare la rigenerazione urbana e l'inclusione sociale: noi oggi siamo al centro di questo cambiamento e dobbiamo impegnarci a realizzarlo”.
(SM)