SEZIONE: AMBIENTE, ENERGIA
Qualità dell'aria

Brescia contro l’inquinamento atmosferico

28 Ottobre 2024
 

Per far fronte problema dell’inquinamento dell’aria in città, è in lavorazione a Brescia il Piano Aria e Clima, che conterrà tutte le politiche che l’Amministrazione promuove per il contrasto all’inquinamento atmosferico, in particolare in materia di energia, rispetto alle emissioni connesse ai consumi energetici degli edifici, alla mobilità, alla gestione dei reflui zootecnici siti sul territorio comunale.
 

Il Piano si può considerare come un’ultima tappa del percorso che l’amministrazione bresciana ha avviato per contrastare l’inquinamento atmosferico.
 

Alcuni passaggi hanno riguardato, a partire dallo scorso anno, interventi in ambito ambientale. Per esempio, dal 2023 sono stati piantati migliaia di nuovi alberi in città. Dal 1 marzo 2023 al 30 aprile 2024 nelle alberate stradali e nei parchi urbani sono state messe a dimora 1.168 piante, che si sono aggiunte al patrimonio arboreo cittadino costituito a oggi da 19.478 piante lungo i viali e le strade e da 42.333 piante nei parchi cittadini. Inoltre, sono stati avviati interventi di forestazione urbana e periurbana, con la messa a dimora di migliaia di piante forestali di diverso tipo. Oltre alla piantumazione, il Comune di Brescia si sta dotando di un Piano del Verde e della Biodiversità, attualmente in fase di verifica di esclusione dalla Valutazione Ambientale strategica.
 

Ulteriore capitolo riguarda gli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico, a partire dal progetto di relamping degli edifici scolastici. Nel 2024 è stata portata a termine una prima fase del programma di efficientamento delle 70 scuole del Comune di Brescia. Nell’estate 2024 è stata effettuata la sostituzione dei corpi illuminanti tradizionali con il nuovo impianto di illuminazione a Led ad alta efficienza in sei scuole. Le attività di efficientamento energetico degli edifici scolastici sono proseguite anche attraverso la sostituzione di serramenti che consente una migliore regolazione della temperatura interna degli edifici, riducendo l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento con un conseguente risparmio energetico. 
 

Altro fiore all’occhiello nella lotta all’inquinamento è la rete del teleriscaldamento di Brescia: lunga 682 km, serve quasi duecentomila appartamenti e rende possibile riscaldare gli immobili utilizzando il calore prodotto dai rifiuti, da cicli produttivi industriali o da cogenerazione. Infatti, il Termovalorizzatore di Brescia recupera ogni anno energia elettrica e termica da circa 720.000 tonnellate di rifiuti non altrimenti riciclabili, evitando lo smaltimento in discarica e, al tempo stesso, il ricorso a combustibili fossili per riscaldare e fornire energia elettrica alla città.
 

Infine, a contribuire all’abbattimento delle emissioni c’è la realizzazione, solo per citare quelli attivati nel 2023, di impianti fotovoltaici negli immobili comunali, la sostituzione di serramenti, o il relamping del sistema di illuminazione in alcuni uffici comunali.
 

Anche grazie a tutto questo, nel territorio del Comune di Brescia la situazione della qualità dell’aria ha evidenziato negli ultimi anni un progressivo miglioramento. Il 2023, per quanto riguarda l’inquinamento da polveri fini, si presenta come il primo anno, dall’inizio del monitoraggio con le centraline Arpa, in cui due centraline su tre presenti sul territorio comunale hanno rispettato tutti i limiti previsti dall’attuale normativa nazionale per le Pm10 e le Pm2,5.

(SM)

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