Grazie al bando di Servizio Civile Digitale oggi entrano in servizio 72 volontari nei progetti del network Scanci, selezionati tra 695 giovani che si sono candidati, coinvolgendo i territori e i Comuni di 10 regioni: Lombardia, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto.
Il progetto, promosso dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale di concerto con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, vuole rispondere alla crescente necessità di digitalizzazione del Paese e lo fa attraverso un principio che lo contraddistingue, il valore della cittadinanza attiva.
I giovani volontari saranno infatti inseriti in contesti che prevedono il supporto al cittadino nell’accesso ai servizi online, siano essi connessi direttamente alla Pubblica Amministrazione, o più in generale al mondo digitale e che prevedono momenti di educazione informatica/digitale (richiesta SPID, apertura di una casella di posta elettronica, utilizzo dello smartphone, ecc.). I volontari saranno dei “facilitatori digitali”.
Rimarranno in servizio per 12 mesi e al termine del servizio potranno accedere alla certificazione delle competenze professionali. Tutti i progetti prevedono un percorso di tutoraggio con la possibilità di entrare in contatto con professionisti di orientamento al lavoro e con enti del territorio che si occupano di “lavoro”. L’obiettivo non è solo orientare i giovani verso un’occupazione, ma anche far emergere competenze, aspettative e desideri per poi canalizzarli nei percorsi più consoni. Nei 12 mesi è prevista la formazione, parte in aula e parte a distanza, per informare e avvicinare i giovani ai temi sia dell’obiezione di coscienza, della cittadinanza attiva e della partecipazione, sia al mondo digitale in senso lato, dalla sicurezza online e conoscenza dei sevizi alle modalità di approccio nel supporto all’utenza.
(Roberta Locatelli)