Ci sarà anche lo slow tourism - lungo i cammini, le ciclovie, o spasso per borghi antichi - al centro dei temi caldi della BIT 2023, in programma all’Allianz MiCo dal 12 al 14 febbraio. Del resta, questa che è a tutti gli effetti una opzione turistica alternativa rispetto al turismo di massa, piace sempre di più per la sua capacità di combinare un buon grado di sostenibilità con la possibilità di enfatizzare una maggiore consapevolezza ambientale e rispetto per la cultura locale.
Slow tourism come risposta alla pandemia
Secondo il Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi (Ce.R.T.A.) dell’Università Cattolica di Milano, la tendenza a preferire lo slow tourism è nata come risposta allo scoppio della pandemia, con le sue limitazioni, per diventare sempre più un orientamento permanente. Tanto che oggi il turismo lento cresce sempre più tra le motivazioni di viaggio: il 54% dei potenziali viaggiatori lo considera, per quanto questo rimanga ancora a grande distanza dalle preferenze orientate sul mare (82%) o dai viaggi culturali (76%). Significativo però che abbia ormai raggiunto il turismo enogastronomico (55%). (VV)