Fino al 1925 San Giovanni a Teduccio era un Comune autonomo. Oggi è un quartiere di Napoli di circa 25mila abitanti e qui Legambiente Campania ha coinvolto i cittadini per la costituzione di una Comunità energetica solidale.
L’esperienza napoletana è stata raccontata anche dalla rivista Internazionale. “A Napoli” scrive l’autrice Marina Forti “la proposta è partita da Legambiente e ha il sostegno della Fondazione con il sud. Il tetto che ospita i pannelli fotovoltaici appartiene alla Fondazione Famiglia di Maria” un ex orfanatrofio,oggi centro socio-educativo nel quartiere che collabora con i servizi sociali.
La comunità energetica è composta dalla Fondazione Famiglia di Maria e, attualmente, da 20 famiglie in condizioni di disagio, residenti in appartamenti limitrofi alla fondazione e allacciate alla stessa cabina elettrica, ma l’impianto fotovoltaico puo’ supportarne 40.
Posizionato sul tetto della Fondazione, l’impianto consente l’autonomia energetica dell’immobile e l’immissione in rete dell’energia rimanente a favore delle famiglie beneficiare. L’energia prelevata dai membri della comunità, attraverso dei dispositivi installati presso le proprie abitazioni, viene considerata dal gestore dei servizi energetici come “energia condivisa” e pertanto incentivata. Nell’arco di 25 anni, cioè il periodo di durata della garanzia dei moduli fotovoltaici, il totale degli incentivi ricevuti, detratte le spese di gestione, ammonterebbe a oltre 200mila euro. Si stima, inoltre, di generare un risparmio reale, in termini di minor energia elettrica consumata da tutti gli aderenti alla Cer, pari a circa 300mila euro.
(SM)