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INNOVAZIONE

Turismo, tre idee per ripartire

16 Febbraio 2021
 

Arriva da Isnart-Unioncamere l'ennesimo studio che certifica lo stato di crisi nera che più nera non si può del settore turistico nel nostro Paese: 53 miliardi bruciati, 220mila posti di lavoro persi e una stima, per i primi tre mesi del 2021 di una ulteriore perdita di ricavi per 7,9 miliardi. Lo stop non preventivato alla riapertura degli impianti sciistici è l'ultimo in ordine di tempo ad abbattersi su un comparto che non sa più come immaginare il proprio futuro. Ci abbiamo provato noi, raccogliendo di seguito idee e spunti proposti in questo periodo da società di consulenza e big della tecnologia, che potrebbero essere applicati con successo anche in Italia.
 

1. Google Hotel Insights: formazione e big data per leggere il futuro
Il colosso della tecnologia Google ha scelto proprio l’Italia per il primo lancio locale di Hotel Insights, una piattaforma senza costi per gli operatori, che si propone di veicolare strumenti, risorse e progetti di formazione specifici, "per farsi trovare pronti quando si tornerà a viaggiare”, ha spiegato l'AD Fabio Vaccarono. La soluzione, presentata assieme al ministero per i Beni culturali e il Turismo (Mibact), all’Agenzia nazionale del turismo e all’Organizzazione mondiale del turismo, oltre a Confindustria alberghi, Federalberghi e Federturismo Confindustria, sfrutta i big data per ottenere informazioni sulle ricerche compiute dai potenziali turisti e sulla loro provenienza. Non solo. "Gli strumenti digitali permettono di migliorare la vita dei turisti, ma anche dei residenti, perchè i dati attivano un utilizzo più attento e responsabile delle risorse. Il turismo diventa più maturo e sostenibile”.
 

2. Campagne di comunicazione social per trasmettere fiducia
“Chi viaggia cerca il prodotto, l’esperienza, ma soprattutto vuole fiducia", spiega Maria Elena Rossi, direttore marketing dell’Enit. E in particolare per i Millennials, la generazione più dinamica in tema di viaggi e scoperte, sarà la comunicazione sui social a fare la differenza: un utilizzo sapiente di profili dedicati non solo alla messa in evidenza delle bellezze del luogo, ma anche delle soluzioni adottate per rispettare norme di sanificazione e distanziamento sociale, sarà fondamentale. Non è un caso che sulla piattaforma di recensioni Yelp siano comparsi, accanto a parametri quali gusto e ampiezza del menu, anche l'evidenza del rispetto delle norme anti covid da parte del personale dei ristoranti e la presenza nei locali di spazi sufficienti a godersi un'esperienza rilassata e sicura come criteri con cui scegliere un posto invece di un altro.

 

3. Il neverending tourism che abbraccia tutto l'anno
Non si viaggia solo una volta saliti in macchina, in treno o in aereo. Gli Osservatori sul digital travel e sui viaggi d’affari del Politecnico di Milano evidenziano che i viaggiatori sono inclini al cosiddetto “neverending tourism”, il viaggio che non finisce mai: prima di partire gradiscono una fruizione online (del territorio o del museo), vogliono interagire con le app durante il soggiorno, desiderano portarsi via qualcosa di locale al ritorno. Il 42% delle strutture offre ai clienti prodotti enogastronomici o di artigianato, anche tramite un eCommerce. E l'esperienza dura un anno intero, consolatoria in tempi di pandemia e ancora più attesa nel momento in cui si può praticare. 

(Valeria Volponi)

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