L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha realizzato un Vademecum rivolto alle stazioni appaltanti per favorire l’affidamento rapido di appalti soprattutto in questa Fase 2. “L’obiettivo” scrive Anac “è di fornire alle amministrazioni una ricognizione delle norme attualmente in vigore, non solo per far fronte all’attuale stato emergenziale ma anche in tutte quelle ipotesi in cui si rendano necessarie, in presenza dei presupposti di legge, un’accelerazione o una semplificazione delle gare”.
Il Codice dei Contratti già contempla diverse misure che consentono il ricorso a procedure rapide anche al di fuori di contesti emergenziali. Tuttavia, tali norme sono spesso poco note.
Il vademecum si accompagna a una ricognizione della normativa che, oltre alle norme contenute nel Codice dei Contratti, d.lgs. n. 50 del 2016, comprende anche un rifermento alle indicazioni fornite dalla Commissione Europea con la Comunicazione (2020/C 108 I/01) recante “Orientamenti della Commissione europea sull’utilizzo del quadro in materia di appalti pubblici nella situazione di emergenza connessa alla crisi della Covid-19”. Inoltre, sono richiamate alcune disposizioni in materia di contratti pubblici contenute nel d.l. n. 18 del 17 marzo 2020 recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19” e nella Ocdpc c n. 630 del 3 febbraio 2020 recante “Primi interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”). La rassegna si conclude con il richiamo ad alcune previsioni normative, per lo più di natura settoriale, che si prefiggono di raggiungere il medesimo risultato acceleratorio o di semplificazione.
In allegato il Vademecum e la ricognizione della normativa.
(SM)