SEZIONE: WELFARE E POLITICHE GIOVANILI
Sanità

Coronavirus, Regione ai Comuni: "non necessarie misure sanitarie" fuori dal focolaio

22 Febbraio 2020
 

Continua il lavoro dell'unità di crisi attivata presso la Regione Lombardia in merito alla emergenza Coronavirus. E si aggiorna, di ora in ora, il numero dei contagiati: sono più di 100 le persone colpite nel nostro Paese in cinque Regioni stando all’ultimo aggiornamento della Lombardia fornito dal presidente della Regione Attilio Fontana: "I numeri della notte portano a 89 infettati in Lombardia", ha spiegato in conferenza stampa, che "aggiunti ai casi noti tra Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Piemonte, portano il totale a superare i 100 contagi". Straordinarie le misure adottate:

- sospesi  i match di serie A
- sospese tutte le manifestazioni sportive e di intrattenimento locali
- a Milano scuole chiuse per una settimana, Università comprese
 

Le misure del Governo
Molto restrittive le misure adottate dal Governo e comunicate nella giornata di sabato 22 febbraio dal premier Giuseppe Conte:

- Divieto di allontanamento e di ingresso nelle aree «focolaio» del virus, che saranno presidiate dalle forze di polizia e, in caso di necessità, anche dai militari, con sanzioni penali per chi viola le prescrizioni.

- Stop alle gite scolastiche in Italia e all’estero, sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, quarantena con «sorveglianza attiva» per tutti coloro che sono stati in contatto con casi confermati del virus.

- Chiusura di negozi e musei, stop a concorsi, attività lavorative private e degli uffici pubblici, fatti salvi i servizi essenziali, limitazione per la circolazione di merci e persone.
 

L’elenco dei comuni "in quarantena" si allarga
Oltre ai primi comuni messi in "quarantena" nel lodigiano, si aggiungono alla lista altre realtà tra Veneto e Lombardia: Vo’ Euganeo e Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano.
 

Anci Lombardia: monitoraggio attento e continuo al servizio dei comuni
All'incontro che si è tenuto sabato 22 febbraio presso Palazzo Lombardia era presente il Segretario Generale di Anci Lombardia Rinaldo Mario Redaelli, che ha avanzato un'interrogazione sulle misure da prendersi sul territorio regionale. Alla richiesta ha risposto l'Assessore alla sanità di Regione Lombardia Giulio Gallera nel corso della conferenza stampa del pomeriggio di sabato 22, evidenziando che "per ora non ci sono motivazioni che per il resto della regione debbano essere adottate misure di alcun tipo dal punto di vista sanitario, e anche per Anci Lombardia, che ci ha chiesto se in altri Comuni doveva impedire le attività esterne o tutte", la risposta è che "non c'è oggi una motivazione scientifica per cui in altri Comuni debbano essere prese misure analoghe a quelle dei Comuni" dove sono emersi i casi di contagio. L'Assessore Gallera ha inoltre precisato che "il fenomeno non è, a oggi, una pandemia". Al tavolo dedicato all'emergenza, oltre al Presidente della Regione Attilio Fontana, all'Assessore regionale alla Sanità Gallera e all'Assessore regionale alla protezione Civile Foroni, Anci Lombardia, il responsabile della Protezione civile del Comune di Milano Cristiano Cozzi e i rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte. Continua intanto l'attività informativa di Regione rivolta ai cittadini e agli enti locali sul sito Lombardia Notizie.

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