SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE
CONSUMO DI SUOLO

Italia sempre più di cemento, record negativo a Milano e Roma

25 Settembre 2019
 

In Italia, ogni secondo, due metri quadri di terreno vengono ricoperti da una colata di cemento. Significa che nel 2018 sono stati coperti con cemento o asfalto 51 chilometri quadrati di territorio, in media 14 ettari al giorno: a rilasciare questi dati allarmanti è il nuovo rapporto sul consumo di suolo elaborato da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e Snpa (Sistema nazionale di protezione dell’Ambiente). Il tutto, anche in anni di crisi edilizia e mentre la popolazione italiana diminuisce: come è possibile? Nelle metropoli ad alta densità nel 2018 si sono persi 24 metri quadrati per ogni ettaro (cento metri lineari per cento) di area verde. In totale, quasi la metà della perdita di suolo nazionale dell'ultimo anno si concentra nelle aree urbane, il 15 per cento in quelle centrali e semicentrali, il 32 per cento nelle fasce periferiche e meno dense.



Il valore più alto a Roma, l'unica virtuosa è Torino
La città di Roma, in valore assoluto e non rispetto agli abitanti, ha il più alto consumo di suolo: 75 ettari in totale e 57 nelle aree verdi cittadine. Milano regala al cemento 11,5 ettari in un anno (di cui undici sono aree verdi). Tra i comuni con una popolazione superiore a cinquantamila abitanti ci sono Verona (più 33 ettari), L'Aquila (29), Olbia (25), Foggia (23), Alessandria (21), Venezia (19) e Bari (18). Tra i municipi minori, Nogarole Rocca, provincia di Verona, sfiora un incremento di 45 ettari. In Italia l'anno scorso sono stati solettati altri 51 chilometri quadrati (su 301 mila): 14 ettari al giorno, due metri quadrati il secondo. Più della metà delle trasformazioni del 2018 si devono ai cantieri (2.846 ettari), in gran parte per la realizzazione di nuovi edifici e infrastrutture: sono destinati a trasformarsi in nuovo consumo permanente e irreversibile.
Torino è l'unica città che nel 2018 ha recuperato sette ettari di territorio.


In Veneto gli incrementi maggiori. E non c'è solo l'abusivismo
Il Veneto è la regione con gli incrementi maggiori: più 923 ettari. Poi c'e la Lombardia (+633 ettari), Puglia (+425), Emilia-Romagna (+381) e Sicilia (+302). Rapportato alla popolazione residente, il valore più alto si riscontra in Basilicata (+2,80 metri quadrati per abitante), quindi Abruzzo (+2,15), Friuli-Venezia Giulia (+1,96) e Veneto (+1,88).
Interessante notare che il consumo di suolo non va inteso necessariamente come un comportamento legato all'abusivismo: cresce anche nelle aree protette (+108 ettari nell'ultimo anno), nelle aree vincolate per la tutela paesaggistica (+1.074 ettari), in quelle a pericolosità idraulica (+673 ettari) e da frana (+350 ettari), nelle zone a pericolosità sismica (+1.803 ettari). (VV)
 

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