SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE - TECNOLOGIA E INNOVAZIONE - CULTURA, TURISMO E TRADIZIONI LOCALI
INNOVAZIONE

I borghi italiani rinascono...in chiave 4.0

9 Luglio 2019
 

Salvare i borghi italiani, rigenerandoli, con una innovativa operazione di crowdinvesting che trasforma ogni contributore...in un azionista. La proposta arriva dalla start up italo-tedesca Amavido, che si occupa di aggregare e promuovere l’offerta turistica, ricettiva ed esperienziale dei piccoli Comuni del nostro Paese. Il 17 maggio, sul portale della società BacktoWork24, è cominciata la possibilità, attiva sino al 17 luglio, di donare una quota a sostegno del progetto di impulso all’innovazione del mercato turistico italiano e al “Rinascimento” in atto in territori per troppo tempo abbandonati a se stessi e al rischio di spopolamento e perdita di identità. In cambio, premi e occasioni di investimento tutte da esplorare. Un pò come ha fatto Slow Food con i presidi alimentari, Amavido si è assunto il compito di raccontare e promuovere il turismo in paesi, borghi e piccoli luoghi d’Italia preziosi per il proprio patrimonio fatto di storia, cultura, enogastronomia, folclore, artigianato e soprattutto di persone. Alla base, la spinta di un imprenditore legato a doppio filo al nostro Paese, Dominik Calzone: "Io sono nato in Germania, ma mio padre è originario di un paesino in Calabria. Quando mia sorella e io eravamo piccoli andavamo sempre in quel borgo, ed eravamo innamorati dell’atmosfera che si viveva. Poi, crescendo, ci siamo resi conto anche dei problemi che c’erano, con la mancanza di lavoro e l’abbandono delle case: un fenomeno stranissimo ai nostri occhi, perché sappiamo quante persone sono interessate a vivere esperienze in questi luoghi”, spiega. “Mi occupo di turismo in Italia e all’estero da tanti anni, come professionista e come ricercatrice: quando abbiamo iniziato a pensare ad Amavido ci siamo subito resi conto che i borghi italiani custodiscono un potenziale enorme, ancora inespresso perché spesso questi luoghi sono esclusi dai circuiti turistici. Ma in questi luoghi succedono cose bellissime, perché ci sono persone che danno vita a strutture e alloggi in posti unici e che offrono una serie di esperienze assolutamente affascinanti”, aggiunge Lucia Tomassini, fondatrice e Destination Manager di Amavido.


Il contesto socio-politico attuale e il “Rinascimento 4.0” dei borghi italiani
Dopo il Medioevo, arriva il Rinascimento. Ed è proprio questo che sta succedendo nei borghi italiani – anche in quelli di epoca medievale. Dopo decenni di abbandono, spopolamento e “chiusura” di intere comunità, negli ultimi anni i nostri borghi stanno registrando i primi segnali di ripresa. Il fenomeno di inurbamento, che sembrava inarrestabile fino a poco tempo fa, sta progressivamente diventando un fenomeno bidirezionale: sono sempre più frequenti, infatti, i casi di persone e famiglie che – stufe della frenesia delle realtà metropolitane – scelgono di tornare, o di trasferirsi, in luoghi in cui il tempo e la vita scorrono ancora a misura d’uomo. Portando così avanti un “Rinascimento 4.0”, che abbina una moderna rivalutazione degli schemi sociali del passato e una digitalizzazione dell’offerta ricettiva e culturale, mettendo a sistema il patrimonio di questi luoghi sparsi per l’Italia e valorizzandolo grazie agli strumenti del turismo digitale. E se a livello locale sono ormai un “caso di studio” le iniziative di sindaci che incentivano il ritorno ai borghi proponendo “case a un euro”, anche a livello nazionale l’attenzione verso i piccoli Comuni sta portando a iniziative per migliorare la qualità della vita e combattere lo spopolamento: superamento del digital divide, soluzioni per mantenere i servizi essenziali per gli abitanti, interventi per migliorare e preservare le infrastrutture. Una rigenerazione urbana in piena regola, insomma, di cui il web sarà indiscusso protagonista.
E proprio grazie al web prenderanno sempre più corpo forme di turismo innovativo, “trasformativo”, ovvero di un modello turistico ed economico il cui fine è arricchire il bagaglio esistenziale dei viaggiatori e contemporaneamente delle destinazioni. Con un appeal globale, in grado di dare visibilità globale ai borghi che, in Italia come nel bacino mediterraneo, potranno attuare politiche di sviluppo e crescita economica sostenibile e a tutela delle identità peculiari di ognuno di questi piccoli Comuni. (Valeria Volponi)

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