SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE

Signor Sindaco, abita qui il Catasto?

16 Aprile 2008
 
C’è un mondo che si muove in Italia, di cui nessuno parla: un’eccellenza delle nostre Amministrazioni, che, siccome positiva, non fa notizia.Ma c’è: entro il 3 ottobre 2007 oltre 5.000 Comuni, in nome di circa 42milioni di cittadini, hanno deliberato per la gestione diretta delle funzioni catastali. I Comuni della Lombardia che hanno fatto questa scelta sono più della metà. Tanti Comuni che decidono di lavorare di più, di assumersi più impegni e responsabilità per offrire ai propri cittadini servizimigliori e più veloci, darsi strumenti più efficaci per conoscere e governare meglio il proprio territorio, per tutelare l’ambiente, e gestire inmodo più equo le tasse e le imposte derivanti dalle rendite di fabbricati e terreni. Ogni cittadino, ogni impresa che siano proprietari di un fabbricato o di un terreno, che vogliano acquistarlo o venderlo, sanno quanto lunghe e complicate siano le operazioni da compiere presso il Catasto prima, l’Agenzia del territorio oggi. Il fatto di poter svolgere le operazioni catastali presso il proprio Comune o un Comune capofila di un gruppo di Comuni, significa per i cittadini risparmio di tempo e di spese, certezze di tempi, e coinvolgimento nelle scelte dei Comuni. Purtroppo, però, come spesso accade in Italia, il processo è in mezzo al guado: i Comuni hanno deliberato, molti poli catastali sono avviati, ma la normativa per l’esercizio completo del Catasto non è ancora completa, mancano alcuni decreti attuativi; la crisi governativa e le elezioni hanno ancora una volta rallentato il processo aumentando l’incertezza sul quando e cosa fare. È in questo clima che il Coordinamento regionale dei Comuni per la gestione diretta del Catasto, sostenuto da Anci, Legautonomie e Uncem, ha promosso il sesto incontro annuale, con lo scopo di supportare le scelte dei Comuni e rilanciare la loro iniziativa, sensibilizzare la politica di fronte a questo processo che deve proseguire e indicare alcuni obiettivi concreti da realizzare nell’immediato futuro: convenzioni con l’Agenzia del Territorio, Modello Unico Digitale per l’Edilizia, corsi di formazione e aggiornamento. Su tutti questi temi il Coordinamento ha presentato proposte concrete, invitando Comuni e Poli a proseguire la loro azione, e dichiarandosi disponibile a sostenerli nel lavoro da compiere. Nello specifico, il Coordinamento si è detto pronto a: • continuare e articolare sul territorio un’attività di informazione e di formazione catastale permanente; • sostenere i poli catastali che intendo avviare ex novo le attività, o proseguire quelle in atto; • predisporre proposte di Convenzione in collaborazione con l’Agenzia del Territorio; • continuare nelle sperimentazioni come, per il previsto “Modello Unico Digitale per l’Edilizia”; • nelle more dell’emanazione dei D.lgs. dare avvio, nelle realtà già operative e in collaborazione con l’Agenzia del Territorio, all’implementazione e alla verifica dell’insieme delle procedure necessarie per la gestione delle funzioni catastali nonché al corretto funzionamento dei collegamenti telematici; • dare vita a Gruppi di lavoro con i rappresentanti della proprietà edilizia e di ordini più direttamente interessati.
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