La lenta ricostruzione post terremoto de L’Aquila ha messo sul tappeto le difficoltà cui vanno incontro le amministrazioni locali in situazioni simili. Spesso, oltre alle ridotte risorse economiche, manca personale competente. È una realtà che hanno incontrato tutti i Comuni in situazioni simili. Dopo il terremoto del 2012 nel mantovano le amministrazioni locali non erano in grado di affrontare la mole di lavoro dettata dalle richieste di contributo, dalle dichiarazioni di inizio lavori e così via. Grazie all’iniziativa di Anci Lombardia si è riusciti a superare l’ostacolo, anche inserendo personale di supporto.
Tuttavia, i problemi post terremoto a L’Aquila hanno riguardato anche quella che Ermelindo Lungaro, esperto di anticorruzione di ReteComuni, definisce “mala gestio” amministrativa, caratterizzata in molti casi dalla corruzione. In queste situazioni trovano spazio anche il malaffare, le infiltrazioni malavitose. Su questi temi si è soffermato Lungaro in un’interessante intervista rilasciata all’Huffington post in occasione dei dieci anni del terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese.
“Ritardi, lavori inutili o peggio incompiuti spesso sono il risultato non solo di una cattiva amministrazione, ma anche di situazioni legate a infiltrazioni mafiose o corruzione”, ha spiegato Lungaro, “eppure il nostro Paese ha gli strumenti per contrastare questi fenomeni, dal nuovo codice antimafia ai decreti legislativi relativi ai crimini di impresa e al riciclaggio, fino alla legge anticorruzione del 2012, che obbliga le Pubbliche Amministrazioni a programmare e attuare importanti misure organizzative per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, monitorandole tramite un responsabile nominato ad hoc. Negli anni, poi, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), sotto la guida di Raffaele Cantone, ha avviato numerose iniziative di controllo, che hanno sortito effetti positivi e sono state apprezzate anche a livello internazionale. Devo dire, tuttavia, che, nonostante le normative e l'attività di Anac, è ancora oggi difficile riscontrare concrete ed efficaci strategie per prevenire la corruzione e le infiltrazioni criminali nelle attività post-sisma".
Nell’intervista Lungaro individua una strategia per dare concreta applicazione a queste norme
Qui l’intervista completa.
(SM)