SEZIONE: AMBIENTE, ENERGIA
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Proposte concrete per il Grande fiume

22 Ottobre 2019
 

Il 18 settembre a Venezia a Urbanpromo Green si è tenuto un incontro dal titolo “Visioni interregionali per i territori del Po”. Fra i relatori Luca Imberti del Manifesto per il Po, cui abbiamo rivolto alcune domande anche alla luce delle proposte del Manifesto.

Quali considerazioni sono emerse?
Nell’incontro, focalizzato sul ruolo del Po nel paesaggio e nell’economia della pianura padana, si è discusso di tavoli interregionali, di progettazione integrata del sistema dei parchi regionali, del progetto Vento e del Piano strategico del Po. Tra le regioni del Nord gli strumenti di pianificazione territoriale di ultima generazione nascono da un background cooperativo inedito nella storia italiana: il confronto interregionale. Molte sono le interazioni strategiche di programmi, politiche, progetti che necessitano di un confronto e soprattutto di una visione sovralocale capace di mettere a sistema le diverse progettualità locali. È quindi in corso una riflessione importante in merito al valore aggiunto delle forme di cooperazione per lo sviluppo e la competitività̀ territoriale. Da qui l’attualità del tema posto dal Manifesto, che si pone in modo sinergico e complementare ai progetti di territorio in corso, dalla ciclabile Vento, al crescente sviluppo di una progettazione integrata del sistema dei parchi regionali, all’azione della Autorità di bacino e non da ultimo al Mab Po Grande che interessa numerosi Comuni nelle province di Piacenza, Parma, Cremona, Pavia, Mantova e Rovigo.

Quali sono le prossime iniziative?
Il Manifesto ha lanciato una campagna per raccogliere idee e proposte per promuovere azioni partecipate di tutela e sviluppo sostenibile per il nostro maggior fiume. L’invito è rivolto al mondo delle associazioni, agli Enti locali e a tutti coloro che condividono le esigenze di tutela
e sviluppo promosse dal Manifesto. L’obiettivo è di raccogliere un patrimonio di idee per definire o entrare a far parte di quel Piano strategico che i sottoscrittori del Manifesto auspicano sin dalla sua costituzione e che l’Autorità di bacino del Po, sostenendo l’iniziativa, si è impegnata a predisporre. La campagna è appena iniziata e il suo lancio si concluderà a Pavia, il 15 novembre in un incontro illustrativo con il sostegno della Provincia di Pavia, di INU e Anci Lombardia. Il termine di ricevimento delle proposte (da inviare via mail a manifestoperilpo@gmail.com) è fissato al 30 gennaio 2020. 
Un’altra iniziativa è il convegno “Proposte concrete per il fiume Po, verso il piano strategico”, che si terrà a Torino il 12 novembre nell’ambito di Urbanpromo. 
Le due date sono vicine e con diverse angolature mirate allo stesso scopo: territorializzare le problematiche e inventariare le risorse locali inquadrandole in un’ottica d’insieme. Il successo di queste iniziative potranno realizzare le condizioni per azioni più incisive, non alternative alle competenze amministrative che anzi avranno un ruolo importante, ma innovative e parallele ai meccanismi tradizionali, nella direzione di piani di azione più duttili, capaci di raccogliere e coordinare risorse e dare prospettive per progetti di tutela e sviluppo
integrati per i territori del Po.
Il territorio del Po da area marginale potrebbe divenire un modello e un progetto pilota di nuove forme di governance sovralocali. Una fiducia che deriva dalla constatazione che il processo di pianificazione e programmazione è cambiato, anche se a volte tardiamo a rendercene conto, e non si basa più su meccanismi a cascata ma mette a sistema visioni, risorse e i progetti locali, dove in definitiva sia attuano anche le grandi strategie. Solo così si possono rendere efficaci le risorse, che provengono da fonti diverse, dall’Europa alle iniziative private, per trarre quel valore aggiunto capace di innescare catene di valore diverse, sostenibili e più efficaci di prima. Una svolta che richiede un impegno attivo da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire proprio dagli enti locali, tramite necessario di ogni azione concreta per il Po.

(Sergio Madonini)

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