SEZIONE: TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
COMUNICAZIONE DIGITALE

Social e PA: quali argomenti si fanno più cliccare?

7 Giugno 2018
 

Nella percezione dei cittadini italiani, Internet ha ormai raggiunto i mezzi più tradizionali come la televisione per preferenza e affidabilità. Quasi un cittadino su due si aspetta di trovare online aggiornamenti e informazioni dalle pubbliche amministrazioni. Lo rivela un'indagine dell'Istituto Piepoli presentata a maggio 2018, che impone di tornare ancora una volta sul tema del livello di digitalizzazione della nostra Pubblica Amministrazione, dei passi avanti fatti e di quanto ancora manca per allinearci ai paesi europei. Ne abbiamo parlato spesso, qui, evidenziando che ormai per una pubblica amministrazione non è più pensabile ignorare una modalità di comunicazione digitale e disintermediata: gli enti locali devono saper comunicare in maniera efficace i servizi che offrono e raggiungere quanti più cittadini possibile.


Quante PA  sono davvero social?
Secondo uno studio Twig, la presenza in rete dei 110 capoluoghi di provincia italiani è abbastanza consolidata: l'85 per cento delle città è presente su almeno uno dei social tra Facebook, Twitter e Instagram. Ma la comunicazione, di fatto, resta molto basica e necessita di un cambio radicale di approccio. Avere uno staff formato all'utilizzo degli strumenti digitali e impostare la relazione con gli utenti in un'ottica di interazione costante sono due degli spunti che l'indagine offre alla pubblica amministrazione, invitando a superare la logica della semplice costruzione di rete o di presenza fine a sè stessa
Per inquadrare il fenomeno dal punto di vista numerico: dal 2 per cento dei comuni presenti su Facebook al 2008 si è passati al 79 per cento nel 2016, una percentuale che è rimasta costante nel 2017 e nel 2018. 


Cultura, servizi e attività dell'amministrazione al centro delle comunicazioni
Secondo lo studio Twig, l'argomento a cui i capoluoghi di provincia danno più spazio sui propri siti e pagine social è la cultura (51 per cento), seguita dalle informazioni sui servizi offerti (16 per cento) e da temi più strettamente legati alle attività dell'amministrazione (11 per cento).
Seguono, con percentuali che non raggiungono il 10%, contenuti legati alla riqualificazione urbana, al sociale, alla sicurezza (3 per cento) e all'ambiente (1 per cento). Due percentuali, queste ultime, francamente poco allineate al peso e all'importanza che hanno nella società di oggi.
Valutando però quali sono i contenuti che suscitano più interesse tra i cittadini, e quindi quelli su cui si sviluppa più interazione, la classifica cambia: al primo posto ci sono i servizi (33 per cento), seguiti dalla cultura (21 per cento) e dalla riqualificazione (19 per cento).


Si condividono più spesso le inefficienze
Nell'analisi dei commenti, Twig si sofferma anche sull'incidenza di quelli negativi sul totale: quasi la metà dei contenuti generati dai cittadini riguardano rimostranze (44 per cento), mentre tutti gli altri commenti, dalle richiesta di informazioni a semplici opinioni, rappresentano il 56 per cento. Tra gli argomenti di maggiore attrito tra cittadini e amministrazioni: la sicurezza, che sul totale delle interazioni generate raccoglie il 57 per cento di commenti negativi, i servizi (51 per cento di commenti negativi sul totale), l'amministrazione (51 per cento) e l'ambiente (48 per cento). (VV)

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