Le stampanti che s’inceppano, il capo che ci sta addosso, il collega pedante e quello che alle cinque e mezza del pomeriggio fa cadere la penna: la vita d’ufficio è un microcosmo con regole di sopravvivenza tutte sue, e anche se si cerca di affrontarla ogni giorno con spirito zen e collaborativo, il rischio di una crisi isterica è dietro l’angolo. Il libro degli haiku dell'ufficio, una raccolta di brevi componimenti poetici in stile giapponese, ci aiuta a gestire i piccoli grandi momenti di tensione, con una risata.
L'autore
Stefano Ciccolo, (Napoli 1959), ha lavorato per una grande multinazionale americana, scrive canzoni, disegna e sta ultimando il suo primo romanzo: ha scritto Il libro degli haiku dell'ufficio come un esercizio catartico elegante e poetico (ma anche un po’ arrabbiato) per evitare di sprofondare nella frustrazione più totale, e scaricare le scorie accumulate tra le nostre quotidiane scrivanie. Un libro ironico e “poeticamente scorretto” per ridere degli assilli tragicomici che ci perseguitano ogni giorno. (VV)
Stefano Ciccolo, Il Libro degli Haiku dell'ufficio, Rizzoli 2018, pg. 144, 12,90 euro