SEZIONE: SICUREZZA E LEGALITA'
NORMATIVE

Lavori utili e italiano obbligatorio: cosa cambia per i migranti

16 Gennaio 2017
 

E' fissata per mercoledì 18 gennaio in Parlamento la discussione del nuovo pacchetto di misure volute dal neo ministro dell'Interno Marco Minniti in materia di immigrazione. Tra le novità principali, la richiesta per quanti arrivano in Italia e chiedono asilo di svolgere lavori socialmente utili in attesa di ottenere risposta all'istanza e la conferma della partecipazione al corso di italiano obbligatorio per chi vuole ottenere la cittadinanza. 
Si tratta di un insieme di regole, elaborate al ritorno dall'incontro del Ministro in Germania per discutere una linea comune in sede europea, per segnare chiaramente un doppio binario tra profughi e immigrati irregolari. Regole che verranno presentate davanti alla Commissione Affari Costituzionali nell'ambito di un progetto che coinvolge anche le Regioni e i Comuni.

 

I numeri di inizio 2017 e i nuovi CIE
L'inizio d'anno ha già fatto segnare un record negativo in materia di sbarchi: nei primi dodici giorni del 2017 sono arrivate sulle nostre coste 729 persone, il triplo rispetto allo stesso periodo del 2016, con una media di 60 al giorno. Numeri che impongono una riflessione anche sull'organizzazione dei CIE: i nuovi avranno al massimo 100 posti, saranno collocati in stabili demaniali lontani dai centri delle città, di preferenza vicino ad aeroporti. All'interno, ci saranno poliziotti e un garante che possa verificare il rispetto dei diritti degli stranieri. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, a Roma, Crotone, Torino e Caltanissetta si è già deciso di utilizzare i centri operativi, mentre altrove si è alla ricerca degli edifici più adeguati ad assolvere al compito. Ad essere escluse dovrebbero essere la Valle d'Aosta e il Molise.
 

L'esperienza di Decaro: volontariato e corsi di lingua per l'integrazione
Il presidente di Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, ha raccontato la sua esperienza in materia di accoglienza: "Abbiamo fatto esperienze di volontariato e cittadinanza attiva. I migranti hanno seguito corsi di inglese, chi aveva le competenze per farlo ha aiutato a costruire alcune librerie, altri si sono dedicati alla coltivazione di pomodori, per produrre passate equo solidali". Decaro, pur esprimendo soddisfazione per i percorsi sin qui attivati, ha aggiunto: "E' importante che si gestiscano bene i flussi, riducendo l'impatto sui territori".

 

(Valeria Volponi)

 

 

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