E' toccato all'Auditorium Cascina Triulza, già cuore delle iniziative di Expo 2015, tenere a battesimo la presentazione della proposta di masterplan per l'ex sito di Expo: qui sorgerà un parco lineare lungo il decumano, un distretto concepito sulla base della mobilità driverless, e l'integrazione tra funzioni pubbliche e private. Come raccontato dall'edizione odierna de Il Giorno, sui terreni di proprietà di Arexpo e concessi in gestione per 99 anni al consorzio guidato dall'austrialiana LendLease sorgerà un parco della scienza, del sapere e dell'innovazione: a Nord saranno collocate le funzioni pubbliche (le facoltà scientifiche dell'Università Statale, il nuovo ospedale Galeazzi e lo Human Technopole), a sud quelle private.
Un parco lineare a misura d'uomo
L'architetto Carlo Ratti è il titolare dello studio che ha realizzato il masterplan: "Il decumano sarà asse della nuova città portando il verde dove prima c'era l'asfalto. Sarà uno tra i maggiori parchi lineari d'Europa". A questo si aggiunge l'idea del common ground: "il modo in cui si lavora oggi - ha detto ancora Ratti - è diverso rispetto al passato. Oggi possiamo lavorare dappertutto, e quindi il motivo per cui si va al lavoro è legato all'incontrarsi". Da qui l'idea di dedicare il piano terra di tutti gli edifici, anche quelli privati, che sorgeranno sull'area a funzioni pubbliche, tra negozi, orti, giardini e laboratori. Tra le novità, anche il fatto che l'intero distretto sarà progettato a misura di veicoli senza guidatore, per aumentare l'efficienza del sistema mobilità che oggi "è di circa il 2% perché l'auto si usa solo per un tempo limitato e poi rimane parcheggiata occupando il suolo pubblico". (VV)