SEZIONE: SICUREZZA E LEGALITA' - AMBIENTE, ENERGIA
Agricoltura

Animali selvatici: 17 milioni di danni in Lombardia

3 Agosto 2016
 

Continuano le grida di allarme sui pericoli e i danni causati dagli animali selvatici. Sul banco degli imputati troviamo cinghiali, cervi, caprioli, nutrie, piccioni, volpi e corvi, accusati da Coldiretti Lombardia di essere i responsabili, dal 2004 al 2016, di una serie di danni per l'ammontare di 17 milioni di euro.
I problemi principali causati dagli amici animali sono soprattutto gli attacchi ai campi e gli incidenti stradali, dovuti principalmente alla crescita esponenziale della fauna selvatica, basti pensare, ad esempio, che nel giro di dieci anni in Italia i cinghiali sono raddoppiati superando il numero record di un milione.
Gli agricoltori pensano quindi a una controffensiva, come spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, per il quale "gli animali selvatici sono in continuo aumento e anche i danni che provocano. La situazione peggiora ogni giorno, servono piani efficaci di riduzione ed eradicazione”.

L'impatto degli animali in Lombardia
Nella nostra regione, in media, si verificano ogni anno oltre 200 incidenti stradali causati da animali selvatici: il 25% dei danni è colpa dei cinghiali, mentre il 60% è il risultato di scontri con caprioli, cervi e daini. Questi episodi si contrentano principalmente nelle zone di montagna, ma anche la pianura non è immune dal fenomeno. Dal 2004 a oggi – spiega Coldiretti Lombardia – la stima dei danni stradali causati dagli animali ha raggiunto i 4 milioni di euro, Non desta minore preoccupazione la ricaduta di questa situazione nell'agricoltura, dove si contano quasi 1800 assalti ogni anno a livello regionale, con un bilancio dei danni che sfiora i 13 milioni di euro in dodici anni, che si concentrano per quasi il 20% in provincia di Brescia, a seguire il 15% circa di Milano e Cremona, il 12% di Pavia e Sondrio, il 7% di Bergamo, il 5,5% di Como e Varese, il 4% di Lodi, il 3% di Mantova (ma il dato di riferimento è parziale), l’1,6% di Lecco e lo 0,3% di Monza e Brianza. 
Curioso il fatto che ogni territorio ha il suo animale selvatico di riferimento: in montagna i cinghiali, in pianura le nutrie, che causano danni anche al sistema idrogeologico e si spingono persino nelle abitazioni dei cittadini.

L'azione di Coldiretti
Per chiedere un intervento volto a risolvere la questione, anche con l'uso delle armi per abbattere gli animali molesti, Coldiretti è scesa in piazza a Firenze promuovendo lo slogan "riprendiamoci il territorio", al fine di rivendicare con forza la volontà ma anche il diritto di produrre per i consumatori e non per i predatori selvatici. (LS)

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