SEZIONE: ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONISMO E RIFORME
STUDI DI FATTIBILITA

Mantovano: cinque comuni a "prova di unione"

29 Luglio 2016
 

Con un impegno di spesa complessivo di circa 30mila euro, le amministrazioni comunali di Gonzaga, Suzzara, Moglia, Motteggiana e Pegognaga, nella bassa mantovana, hanno deciso di condividere uno studio di fattibilità destinato all’analisi delle funzioni da associare e alla definizione delle proposte per la possibile riorganizzazione dei Comuni aderenti. Si tratta di un primo passo verso nuove forme di gestione associata dei servizi, in vista di future unioni.

Allo studio il profilo amministrativo e istituzionale
I dettagli del progetto sono stati comunicati in una conferenza convocata presso il municipio di Suzzara, alla presenza dei sindaci di Suzzara, Motteggiana, Gonzaga e Moglia, (Ivan Ongari, Fabrizio Nosari, Claudio Terzi e Simona Maretti), oltre all’assessore Daniele Benfatti a rappresentare il Comune di Pegognaga.
Lo studio di fattibilità metterà sotto esame l’organizzazione sotto il profilo amministrativo e strutturale degli uffici, innanzitutto. Il coordinamento fra gli enti aderenti all’unione rende infatti necessario un riassetto degli atti e delle procedure che regolano nascita, funzionamento e programmazione dei servizi comunali, necessariamente uniforme per ogni servizio della funzione associata.

 

Obiettivo semplificazione
Primo obiettivo nel processo di uniformare è così quello di una semplificazione organizzativa e una programmazione su ampia scala in linea con le prerogative della futura Area Vasta, intesa come ente di coordinamento tra i Comuni all’interno della quale, per specifici servizi, gli stessi municipi possono associarsi in aree omogenee. Nell’ambito dello studio di fattibilità si procederà con il piano economico-finanziario contenente l’analisi delle risorse umane ed economiche a disposizione di ogni singolo Comune per ogni funzione da trasferire, con le relative proposte di convenzione e i criteri di ripartizione della spesa. "Vogliamo capire numeri e dati oggettivi, senza creare sovrastrutture ma realizzare il vero scopo della gestione associata, che è quello di semplificare e ottimizzare i servizi a vantaggio dei cittadini, senza dimenticare che l’Unione dei Comuni può accedere a maggiori contributi statali o regionali rispetto ai singoli enti locali", ha spiegato Terzi.


Interesse anche da parte di San Benedetto
Il Comune di San Benedetto, con il neoeletto sindaco Lasagna, ha manifestato il proprio interesse e si è impegnato a definire il proprio ruolo nella cordata.
 

(VV)

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