"Nessuno di noi vuole sottrarsi all'accoglienza. Ma il Governo ci dica chiaramente a quali risorse dobbiamo attingere". Ha le idee chiare il sindaco di Cusano Milanino, Lorenzo Gaiani, rispetto alla richiesta avanzata ieri dal primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala di coinvolgere tutti i Comuni nella gestione di quello che sembra ormai un flusso inarrestabile di migranti: 4.500 in tutta l'area metropolitana - con 50mila arrivi previsti in Italia nell'estate 2016. "Per accogliere in spazi vivibili e dignitosi i migranti servono strutture - che non in tutti i Comuni sono disponibili - ma soprattutto serve che queste strutture siano riadattate per soddisfare esigenze specifiche. E con quali risorse dovremmo farlo? Nessuno, per ora, ci ha risposto a questo che invece è un tema fondamentale".
Un'idea precisa della progettualità dietro l'accoglienza
Altro punto che necessita di chiarimenti, secondo Gaiani, è quale tipo di progettualità stia dietro questa richiesta di accoglienza. Lo stesso Sala ha ammesso che il 70% dei migranti che arrivano a Milano chiede di rimanere in città, a differenza di quel che accadeva un tempo, perchè spostarsi negli altri paesi è diventato sempre più difficile: "Se dobbiamo ragionare in un'ottica di permamenza di lunga durata sul nostro territorio, bisogna necessariamente pensare di coinvolgere la societèà civile e ipotizzare una redistribuzione, per esempio, sulle zone omogenee".
Nessuna pregiudiziale ideologica
Gaiani precisa che dietro la politica di non adesione ai piani di accoglienza - che al momento è su base volontaria - non vi è alcuna pregiudiziale ideologica. Solo la necessità di agire in un contesto il più chiaro possibile. "Sala ha spiegato a noi sindaci della Città Metropolitana che incontrerà nei prossimi giorni il prefetto Morcone, capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno, punto di riferimento di tutte le Prefetture d’Italia. E poi rifisserà un incontro con noi, per darci - speriamo - le risposte che aspettiamo".
(Valeria Volponi)