È partita ieri 22 giugno 2016 l’iniziativa "Global Covenant of Mayors per il clima e l'energia" il cui segretariato avrà sede a Bruxelles. Obiettivo di fondo di questa grande unione di Sindaci  è realizzare l'accordo di Parigi raggiunto a Cop21. A tal fine è prevista la creazione di una piattaforma comune per la condivisione di dati, buone pratiche e nuove esperienze, permettendo così di compararle tra loro e renderle pubblicamente disponibili. La piattaforma, inoltre, renderà più facile la partecipazione delle città, permettendo loro di concentrarsi meglio su un singolo obiettivo di rilevanza sia locale che globale. Un sito internet ad hoc verrà lanciato a gennaio 2017.
In quest’unica entità si sono fusi il gruppo di primi cittadini europei che si sono impegnati in iniziative a sostegno del clima, tra cui ci sono anche 3136 Comuni italiani, il Covenant of Mayors Ue, e quello dell'Onu, il Compact of Mayors. In tutto sono 7100 città di 119 Paesi, che rappresentano oltre 600 milioni di abitanti pari a più dell'85% della popolazione mondiale.
"Combattendo insieme questa battaglia possiamo veramente fare la differenza", ha dichiarato dopo la firma dell'intesa l'ex sindaco di New York e attuale inviato speciale Onu per il clima e città Michael Bloomberg, "perché uno più uno fa più di due". "Oggi uniamo le nostre forze", ha dichiarato a sua volta il vicepresidente della Commissione Ue per l'Unione dell'energia Maros Sefcovic, ricordando che la forza dell'iniziativa nasce dal fatto che "i leader regionali e locali spesso sono alla guida" dei processi, "dal basso verso l'alto e vicino ai cittadini". "Se c'è una lezione che ho imparato dai 21 anni che ci sono voluti per arrivare a un accordo sul clima", ha aggiunto la segretaria dell'Unfccc Christiana Figueres, "è che le cose vanno fatte insieme", e i sindaci, ha aggiunto il vicesindaco di Parigi che ha ospitato la Cop21 Patrick Klugman, "sono ora gli attori principali della lotta al cambiamento climatico".

(SM)