Pubblicati dalla Commissione Europea i primi risultati della sua consultazione pubblica su come migliorare i servizi pubblici digitali nell'Unione europea. Il sondaggio si concentrava sul piano d'azione per l'e-Government per il periodo 2016-2020, un'iniziativa che si inserisce nell'ambito del mercato unico digitale. Il piano d'azione promuoverà la modernizzazione delle pubbliche amministrazioni, creerà tra loro connessioni transfrontaliere e faciliterà un'interazione facile ed efficiente con cittadini, organizzazioni e aziende.
La consultazione ha ricevuto solo 365 risposte. Fra queste sono soltanto 72 gli enti pubblici che hanno partecipato e non è presente alcun ente italiano.
In ogni caso, più dell'80% dei partecipanti alla consultazione pubblica, per la maggior parte privati cittadini, hanno sottolineato che si aspettano accessibilità e trasparenza dai servizi di e-Government. Inoltre, ritengono che i servizi pubblici debbano garantire una totale protezione dei dati personali. L'86% dei rispondenti considera importante anche il principio di "una tantum": i cittadini, le organizzazioni e le aziende, dovrebbero poter fornire i loro dati a un ente pubblico solamente una volta. Il fine è ridurre gli oneri burocratici, così che gli utenti non debbano inviare gli stessi dati più e più volte. Questo incoraggerà anche l'adozione di sistemi più efficienti da parte delle pubbliche amministrazioni.
Un'analisi completa della consultazione pubblica sarà pubblicata entro la fine di marzo e la Commissione presenterà il nuovo piano d'azione per l'e-Government il prossimo aprile.
(SM)