Era il 30 aprile di 30 anni fa, quando l'Italia scoprì Internet. Una data epocale, che ha segnato un cambiamento definitivo nel nostro modo di vivere, socializzare, lavorare, che il nostro Paese ha deciso di celebrare con una due giorni di festeggiamenti e la designazione del 30 aprile come Internet Day. Ad annunciarlo, il premier Matteo Renzi, dalla sua pagina Facebook: "Internet è la storia di una impresa, realizzata da pochi pionieri all'insaputa di tutti per qualche anno; ed è l'inizio di una nuova possibilità per il nostro Paese. Quella del digitale. E delle connessioni. E della condivisione". Renzi ha poi confermato l'emissione di una serie di bandi per portare a tutti i cittadini italiani, entro il 2020, la connessione Internet ad alta velocità.
I festeggiamenti al via il 29 aprile, anche con la PA
Si comincia venerdì 29 aprile per coinvolgere tutte le scuole d'Italia: "Quel giorno, assieme a Riccardo Luna e con il supporto degli "animatori digitali" e la regia del Miur, si faranno attività per approfondire il senso delle rete, le opportunità che ha creato e le competenze necessarie a difendersi dai pericoli. Lo stesso accadrà in tutte le regioni, con manifestazioni dedicate ai cittadini, alle imprese ed ai servizi della pubblica amministrazione, per creare con il livello centrale una forte sinergia con l'ampia rete di associazioni, enti e privati diffusa sull'intero territorio regionale", spiega Renzi.
Ad aprile pronto il primo bando sulla ultralarga
Ora tocca al Governo, fare sì che la rivoluzione digitale possa compiersi in maniera completa. "Ad aprile saremo pronti con il primo bando sulla banda ultralarga. Sarà il primo di una serie di bandi con i quali portare a tutti i cittadini entro il 2020 la connessione Internet ad alta velocità. L'Internet Day celebrerà il senso della rivoluzione che è iniziata 30 anni fa e ci farà prendere l'impegno di colmare il divario digitale nei prossimi quattro anni", ha spiegato ancora Renzi.
Una rivoluzione ignorata
Una curiosità: la portata del fenomeno Internet fu, all'epoca, praticamente ignorata. Ha ricordato ancora Renzi: "Il 30 aprile 1986 nelle redazioni arriva il comunicato stampa più ignorato delle storia. Recita più o meno: il Cnuce, il Centro di calcolo elettronico del Cnr di Pisa, è stato collegato per la prima volta alla rete Arpanet, la rete creata negli Stati Uniti per collegare i computer delle università, degli istituti di ricerca e degli enti militari. Arpanet è il papà di Internet e l'Italia è il quarto paese europeo ad essere collegato: dopo Norvegia, Regno Unito e Germania Ovest. Su questo neanche una riga si trova sui giornali dell'epoca".
(VV)