I Comuni assicurano un contributo sempre più rilevante alla finanza pubblica...ma non ricevono quasi nulla in cambio. E' questa la paradossale situazione in cui vivono le realtà locali italiane, da Nord a Sud, ben fotografata dal rapporto "Finanza pubblica e tasse locali", del Centro Studi ConfCommercio-Cer, secondo cui negli ultimi vent'anni le tasse locali sono aumentate da 30 a 103 miliardi. A crescere in modo esponenziale, in particolare, sono state le tasse sugli immobili e quelle sui rifiuti: dal 2011 le prime sono aumentate del 143%, da 9 a 23,9 miliardi, le seconde del 50%, da 5,6 a 8,4 miliardi.
I Comuni risanatori della finanza pubblica
In sostanza, nel periodo 2010 – 2015, i Comuni hanno assicurato un rilevante contributo al risanamento della finanza pubblica, come riconosciuto da Istat, Banca d’Italia e Corte dei conti. Un contributo quantificabile in circa 12 miliardi di euro (3,3 derivanti dall’inasprimento del Patto di stabilità e quasi 9 dai tagli ai trasferimenti), evidentemente sproporzionato rispetto al peso del comparto sulla finanza pubblica nel suo insieme (7,4% della spesa) e sul debito della PA (2,1%), e soprattutto in riferimento al ruolo dei Comuni nella fornitura di servizi sociali, nella regolazione dell’economia urbana, negli investimenti locali.
"Allo stesso tempo però, si è attivato un paradossale fenomeno per cui, a fronte di un aumento dei tributi locali a carico di cittadini e imprese, i Comuni hanno potuto disporre di minori risorse, poiché hanno assunto il ruolo di “riscossori” dei tributi per conto dello Stato centrale. Inevitabilmente questa situazione ha portato gli Enti a rivedere la loro organizzazione e ad erogare minori servizi ai cittadini", è il commento di Anci-Ifel.
Un esempio su tutti: in Lombardia, escludendo il Comune di Milano, si è assistito ad un aumento di circa 1,4 miliardi di euro del prelievo fiscale locale e, contemporaneamente, a una diminuzione di 354 milioni di euro delle risorse a disposizione dei bilanci comunali. A livello di singolo contribuente, ogni cittadino lombardo ha pagato 158 euro di tasse in più ma i Comuni hanno ricevuto minori trasferimenti per 199 euro a cittadino, perdendo così 41 euro di risorse per abitante.
(Valeria Volponi)