Il movimento globale per disinvestire dai combustibili fossili vale 5mila miliardi di dollari e coinvolge 688 investitori istituzionali e 58.399 risparmiatori, in 76 paesi. Un insieme di attori diversificati, tra enti locali, organizzazioni filantropiche, banche, fondi pensione, università, censiti dal movimento 350.org, che cita un report pubblicato da Arabella Advisors, società di consulenza specializzata nella transizione a un sistema economico più rispettoso nei confronti dell’ambiente.
Sempre più rinnovabili
Mentre crolla la fiducia in carbone e petrolio, gli investimenti nelle rinnovabili continuano a crescere e toccano i 329 miliardi di dollari.
C’è anche una lunga serie di investitori e risparmiatori, che gestiscono complessivamente 1.300 miliardi di dollari, impegnati a disinvestire dai combustibili fossili e re-investire gli stessi capitali in fonti alternative, efficienza energetica, tecnologie pulite e così via.
A questo obiettivo punta la campagna Divest Invest, sottoscritta da numerose istituzioni internazionali. E si contano già alcuni esempi illustri. Il Rockefeller Brothers Fund ha investito 10 milioni di euro per Mainstream Renewable Power, che finanzia impianti solari ed eolici in Sudafrica, Egitto, Senegal e Ghana. Il fondo pensione olandese Pensioenfonds Zorg en Welzijn si è impegnato a ritirare 187 miliardi di dollari dai comparti più inquinanti e, per contro, investirne più di 22 in soluzioni per il clima.
(VV)