La biomimesi, la progettazione ispirata ai modelli naturali, si mette al servizio della ricerca sul fotovoltaico. Succede grazie a un team di scienziati della Shanghai Jiao Tong University che ha sviluppato un innovativo rivestimento antiriflesso a base di ossido di Titanio (TiO2) che imita da vicino l’architettura delle ali della cicala.
Le ali di questo insetto possiedono infatti una nanostruttura, unica al mondo, dotata di bassissima riflettività. Osservate al microscopio, le ali rivelano una superficie composta da una matrice di piccolissimi coni verticali, disposti in maniera altamente ordinata. "Queste strutture possiedono un periodo molto minore della lunghezza d’onda incidente (subwavelength) e sono in grado di creare una variazione di impedenza ottica, corrispondente all’interfaccia aria-nanoconi, che aumenta la raccolta dei fotoni e riduce la riflettanza", spiegano gli studiosi.
In parole più semplici la superficie si comporta come una trappola per i raggi solari, dove gli spazi fra i coni costituiscono una sorta di percorso obbligato che i fotoni incidenti attraversano per entrare in profondità nella struttura.
In termini di applicazioni, i nuovi rivestimenti bioispirati possono offrire importanti miglioramenti all’efficienza del fotovoltaico.