Si è svolto a Roma, al ministero dei Beni Culturali, il meeting su Turismo e Cultura organizzato da Anci, che aveva come obiettivi primari confermare l'inversione di tendenza sui tagli alla cultura e premere sul Governo per mantenere al 65% lo sgravio dell'Art Bonus (misura di sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale in base a cui chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, gode di benefici fiscali sotto forma di credito di imposta).
Al centro della discussione anche il ruolo cruciale dei comuni per rilanciare il settore turistico-culturale, non solo nei principali centri di attrazione come Milano, Roma e Venezia, ma anche nelle migliaia di località piccole e grandi sparse per l'Italia.
Sostegno alla "santa alleanza" tra sindaci e ministero della Cultura
Sindaci provenienti da diverse parti d'Italia hanno portato davanti al Ministro Franceschini le loro esperienze, facendo il punto a un anno dal protocollo firmato con il ministero nel luglio 2014, che ha messo le basi per il rilancio del settore. "Territori competitivi e ricchi di una offerta culturale strutturata diventano attrattivi per gli investimenti e sono modello di sviluppo e di crescita", ha detto il presidente Anci
Piero Fassino nel suo intervento. Che ha insistito anche sul fatto che nell'opinione pubblica si sta radicando l'idea che la cultura sia la prima cosa da tagliare in tempo di crisi: "È esattamente il contrario e il lavoro fatto in quest'anno di collaborazione con il Ministero ne è la dimostrazione". Fondamentale, secondo Fassino, è che l'offerta culturale sia sempre accompagnata da una promozione efficace di marketing, sia per le grandi icone, sia per le migliaia di bellezze minori che se immesse nel sistema potrebbero moltiplicare per mille i rientri economici del settore culturale.
All'appello di Fassino ha risposto il ministro Franceschini che ha confermato la "santa alleanza" sindaci-Ministero: "Obiettivo condiviso dei prossimi mesi sarà confermare lo stop ai tagli sul settore e mantenere l'art bonus al 65% anche per il 2016 stabilizzando il sistema. Su questo serve una pressione forte dei sindaci per quando andrò a discutere la legge di stabilità, perché l'art bonus, come era previsto, scende al 50% nel 2016".
Per Rimini e Bergamo, spazio a un'Italia condivisa e agli investimenti
Il sindaco di Rimini
Andrea Gnassi, che per Anci è delegato alla materia, ha sottolineato che il turismo è un settore che più degli altri interpreta i cambiamenti degli stili di vita. "Serve perciò una politica industriale per mettere in rete il settore, che passa dalla riqualificazione urbana e dalla dotazione di servizi efficienti per i city user che vengono nel nostro Paese. È sbagliato parlare, come abbiamo fatto fino ad ora, di 'turismi'. E' arrivato il momento di un'Italia condivisa".
Pur riconoscendo alcuni meriti del Governo, il sindaco di Bergamo
Giorgio Gori non ha risparmiato qualche critica: «Per questo governo il tema della Cultura è senz'altro più centrale rispetto ai governi passati. Tuttavia non mi pare si siano recuperati i tanti tagli che la Cultura ha subito negli anni. Sarebbe quindi auspicabile una coerente politica di investimenti per permetterci di stare al passo con l'Europa al cui confronto siamo molto indietro».
Venendo all'esperienza nella sua città, Gori ha ricordato: "Abbiamo riaperto la Pinacoteca Carrara e recuperato un gioiello abbandonato come il Monastero di Astino. In parallelo abbiamo puntato sul brand Donizetti e messo in campo un gran lavoro in comunicazione web che sta dando grandi risultati. La prova del buon lavoro fatto arriva dall'aumento dei visitatori che per la Pinacoteca Carrara ha fatto segnare nei primi due mesi e mezzo dalla riapertura: 21mila presenze rispetto ai 6mila paganti del 2007, ultimo anno di apertura".
(VV)