Nell'inserto "Buone Notizie" de Il Corriere della Sera, il collega Salvo Fallica racconta l'esperienza di Isnello (PA), poco più di un migliaio di abitanti nelle Madonie, in Sicilia, in cui si trova il «cielo stellato più bello d’Italia». A chi storcesse il naso pensando "anche da noi il cileo è notevole", occorre ricordare che questo riconoscimento è stato formalizzato con la certificazione internazionale Starlight Stellar Park, sulla base di una serie di criteri, tra cui un ridotto impatto di inquinamento luminoso. Isnello è la sede di un importante centro astronomico, il Gal Hassin: un parco acon l’Osservatorio più alto d’Italia, che abbraccia l’intero Mediterraneo e permette un’immersione a 360 gradi nel mondo dell’astronomia con strutture e sofisticati strumenti hi-tech all’avanguardia. "Attivo dal 2016, è divenuto un punto di riferimento per la ricerca e la divulgazione scientifica", scrive Fallica.
Ospitalità diffusa tra natura, cultura e accoglienza
Per valorizzare il piccolo borgo e fare della presenza dell'Osservatorio una leva di attrazione turistica, Il sindaco Marcello Catanzaro e la sua giunta hanno elaborato un progetto di «ospitalità diffusa» che lega natura, cultura, scienza e accoglienza. «L’idea - ha raccontato al Corriere Luciana Cusimano, assessore alla cultura, alle politiche giovanili e ai servizi turistici - nasce con l’Università europea del turismo di Cefalù con la quale abbiamo stipulato un protocollo d’intesa che prevede la nascita di una cooperativa di comunità con accesso libero, che ha il vantaggio di avere un fine solidaristico, una durata illimitata e l’opportunità di portare avanti progetti legati alla sostenibilità ambientale».
All’iniziativa hanno già aderito una decina di proprietari. Una casa «fungerà da reception con spazi per la prima colazione e al momento gli altri appartamenti potranno mettere a disposizione una trentina di posti-letto. Le case sono già pronte».
Una idea da replicare anche altrove in Italia, per combattere contro lo spopolamento dei piccoli Comuni e ricomprenderli nei flussi turistici che spesso li vedono esclusi dai percorsi del turismo di massa. (VV)