Il taglio dei ticket in Lombardia sembra essere cosa fatta. Il vice presidente e assessore alla Salute
Mario Mantovani ha annunciato che dal 1 ottobre 2015 si provvederà a rendere operativa la proposta con cui si intende eliminare il super ticket per le prestazioni sanitarie, a favore delle famiglie meno abbienti. Il super ticket su tutte le prestazioni era stato inserito in aggiunta al ticket nazionale dalla precedente giunta. L'idea è esentare le famiglie con reddito non superiore a diciottomila euro.
Fino a due milioni di persone esentate"Il provvedimento sarà inserito nell'ambito degli interventi sociali previsti a favore delle situazioni di particolare fragilità", ha spiegato Mantovani. Che in una intervista a Il Giornale ha definito la proposta "un primo passo verso l'abolizione". E ha precisato che a essere interessata dall'esenzione è una platea di due milioni di persone, famiglie ma anche single: "In Lombardia nessun lombardo deve rinunciare a una prestazione ambulatoriale per ragioni economiche".
Per la Regione, questa operazione comporta un costo di circa 30 milioni di euro: i soldi, secondo Mantovani, andranno ricavati nel bilancio della sanità, con una politica di risparmi sistematici.
Più tutele per i malati di tumoreIl nuovo provvedimento ipotizza anche un'esenzione per fascia, che escluda dal ticket tutte le donne colpite da patologie legate al tumore al seno o all'utero. E l'inserimento anche dell'abolizione del costo delle creme per le donne soggette a radioterapia, (oggi a carico del cittadino) di cui un solo tubetto costa 32 euro.
(VV)