SEZIONE: FINANZA E TRIBUTI

Immigrati irregolari, in Lombardia il numero sfiora i 93 mila. Il primato a Brescia

21 Aprile 2015
 
Dal 14esimo Rapporto dell'Osservatorio Regionale per l'Integrazione e la Multietnicità emerge che a luglio 2014 il numero di stranieri presenti in Lombardia ha raggiunto i 93mila, circa 6mila in più del 2013.
Gli immigrati irregolari sono pari, quindi, al 7,2% del totale dei presenti, ovvero circa 1.295.000 persone. E la crescita totale dei migranti rispetto all'anno precedente è dell'1,3%, 16 mila persone in più.

Il primato all'Est Europa
La comunità maggiormente rappresentata è quella degli est europei, con 468 mila unità, ben 375mila unità in più rispetto al 2011 (+404%) e 18mila in più rispetto al 2013. Seguono gli asiatici, in prevalenza cinesi, con 317mila presenti. Una fetta di persone cresciuta di 6mila unità rispetto al 2013 e di 209mila unità negli ultimi 14 anni (+ 192%). Al terzo posto ci sono i nordafricani, con 238 mila presenze in diminuzione di 4 mila presenza rispetto al 2013; si riduce anche la presenza degli altri africani, con 106 mila unità e un migliaio di presenze in meno rispetto al 2013.

A Brescia il maggior numero di irregolari
Il più alto numero di irregolari si registra a Brescia, che raggiunge quasi il 10%, strappando il primato a Milano. Valori più contenuti (sotto il 5%) a Pavia, Cremona, Lecco, Lodi, Monza-Brianza, Bergamo; fermo al 3% Sondrio.
Per quanto riguarda le provenienze il maggior numero di irregolari sono albanesi, quasi 10.500. Seguono i marocchini (poco più di 10mila), egiziani (quasi 9mila), i cinesi (poco meno di 6mila), gli ucraini (5.500) i filippini (poco meno di 5mila). Mentre peruviani senegalesi e indiani si assestano sui 4mila. Sul fronte dell'incidenza del fenomeno, la graduatoria regionale al 2014 vede al primo posto il Ghana (13 per cento), seguito da Nigeria (12) e El Salvador (10).

L'integrazione "zoppa" per mancanza di fondi
Di fronte a questi numeri, risulta ancora più evidente il peso dei tagli effettuati dal Governo sui fondi destinati agli strumenti di incentivo al lavoro e all'istruzione e più in generale alle politiche di integrazione. Simona Bordonali, assessore regionale alla sicurezza, ha commentato: "In Lombardia risiede circa un quarto della popolazione straniera presente in Italia. E i fondi ci hanno sempre consentito di lavorare bene: il 25% degli studenti lombardi, per esempio, è straniero. E grazie agli strumenti di incentivo al lavoro promossi da Regione Lombardia, molte donne straniere hanno trovato un'occupazione".
Il taglio delle risorse rischia di influire negativamente anche sui costi dell'accoglienza, specie alla luce dei continui sbarchi degli ultimi giorni: "A fonte dei 170mila arrivi registrati nel 2014, le richieste di asilo sono state 60mila. Di queste, ne abbiamo esaminate 35mila e accolte 3.500. Dobbiamo considerare i costi dell'accoglienza di chi resta nei campi profughi, che non possono gravare sulla collettività", ha aggiunto Bordonali.
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