SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE

Federalimentare con Cibus a Expo 2015: un nuovo modello di marketing fieristico

5 Marzo 2015
 
Si chiama Cibus è Italia il padiglione con cui Federalimentare si presenterà all'appuntamento con Expo 2015: un sito unico, tra i 90 previsti, perché sarà il solo a raccontare i percorsi di tutte le filiere alimentari italiane grazie alla testimonianza di 420 tra aziende e consorzi. All'esterno, per tutta la durata dell'Esposizione Universale, un vero e proprio happening culturale, con artisti di fama internazionale. “Questo padiglione è il frutto di un'operazione di successo che, grazie al decisivo supporto tecnico ed economico del Ministro Maurizio Martina, ha raccolto in pochi mesi sul mercato 15 milioni di euro investiti nel supporto al Made in Italy alimentare attraverso un programma di iniziative condivise con Federalimentare e le sue principali associazioni come Assolatte, Assocarni e AIIPA e con istituzioni e Consorzi di tutela come Afidop, ANICAV, Prosciutto di Parma, Ente Nazionale Risi e con territori e distretti food oriented come Parma, Novara o la Sardegna, con le Grandi Marche e le PMI”, ha dichiarato Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma.
La struttura è stata concepita dall'architetto Francesco Di Gregorio come una vera e propria quinta teatrale: si sviluppa su 5 mila mq, due piani di esposizione e una terrazza per incontri, degustazioni, workshop. All'interno, ci sarà un percorso educativo ipermediale, mentre all'esterno prenderà forma una performance artistica, Cibus Infabula, sviluppata su una originale architettura tessile creata ad hoc dal digital storyteller Felice Limosani: "La relazione tra arte e cibo sarà uno dei grandi temi trattati da Expo Milano 2015. In questa prospettiva, il padiglione presenta sulle facciate esterne la performance che abbina la street art e la video art in tredici lavori site specific, ispirati al cibo, alla nutrizione e al pianeta. Graffiti artist internazionali (come L7m dal Brasile, Masaru Ishiura & Kinuko Esther Asano dal Giappone, Destrukt dal Regno Unito, l’italiano Agostino Jacurci) si alternano dal vivo nella creazione di murales abbinati a una video installazione di grande impatto visivo. Due linguaggi espressivi contemporanei per riflettere, sensibilizzare e rappresentare la cultura del cibo attraverso la creatività”, ha spiegato.
Il percorso conoscitivo si snoda in 15 categorie merceologiche: Latte e Formaggi, Pasta, Riso, Dolci & Snack, Vegetali, Carni e Salumi, Filiera della carne bovina, Olio, Aceti e condimenti, Prodotti ittici, Bere Italiano (Caffè, Bevande, Acque, ecc), Tecnologie di Produzione Sostenibili, Nutraceutica, Comunicazione,Territori.
Oltre alle iniziative pensate per il pubblico finale, il padiglione ha uno spiccato orientamento b2b e sperimenta un nuovo modello di marketing fieristico voluto e concepito dalle aziende italiane del settore: il progetto CIBUS meets Design vede, grazie alla regia di Interni, le aziende alimentari di marca collaborare con i protagonisti del design italiano in iniziative organizzate sia nel padiglione, sia nelle show room milanesi normalmente teatro del Fuori Salone.
“Da 2 anni siamo tornati ai livelli pre-crisi, nel 2015 è attesa un’accelerazione della produzione alimentare che dovrebbe portarla attorno a un tasso espansivo del +1%. Sul piano dei consumi interni ci si può aspettare un rimbalzo delle vendite alimentari di almeno 0,3 punti percentuali in media d’anno. Con un dollaro forte e condizioni di stabilità nell’Eurozona è possibile che il nostro export agroalimentare raggiunga l’obiettivo auspicato dal governo di raggiungere i 50 miliardi di euro entro il 2020 permettendo al Made in Italy alimentare di conquistare la leadership europea, colmando il gap con Francia e Germania”, ha commentato con ottimismo Paolo Zanetti, vice presidente di Federalimentare.

(Valeria Volponi)

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