In via Milano a Somma Lombardo (provincia di Varese), all’inizio di marzo 2015, le ruspe sono entrate in azione per demolire un edificio pericolante confiscato dalla magistratura alla mafia nel 2009 e ritornato proprietà del Comune e dei cittadini. Per l’inizio dei lavori gli alunni della scuola Leonardo Da Vinci hanno lanciato uno slogan quanto mai appropriato: “Da cosa nostra a casa nostra”.
Il Comune, una volta ricevuto l’immobile, ha deciso di procedere a una completa riprogettazione e si è affidato per questo agli
alunni dell’istituto C.A.T. (costruzioni, ambiente e territorio, ex scuola per geometri)
di Somma Lombardo avviando
un concorso di idee. Il progetto che gli studenti hanno presentato riguarda la realizzazione di una casa alloggio per la prima accoglienza e una mensa.
Presente con i ragazzi all’avvio dei lavori il
Sindaco di Somma Lombardo, Guido Colombo: “Questa è una bella giornata. Si parte dalla demolizione per consegnare alla città una nuova struttura al servizio dei bisognosi. Un’operazione ancora più bella e simbolica perché affiancata dalla progettazione degli studenti». Il sindaco Colombo spiega che il tutto si potrebbe finanziare attraverso due canali: una metà delle risorse necessarie verranno coperte con quanto ricavato dalla vendita di appartamenti del Comune, mentre le risorse rimanenti potranno essere chieste allo Stato come fondi per il riutilizzo di un bene confiscato.
(
nella foto il Sindaco Colombo e i ragazzi dell'Istituto C.A.T. Fonte Varese News)