SEZIONE: TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE

Protagonisti dello sviluppo immobiliare e Comuni: il confronto è cominciato

27 Aprile 2009
 
Fin dalla sua nascita EIRE (Expo Italia Real Estate), la manifestazione fieristica internazionale dedicata al mercato del real estate italiano e dell’area mediterranea, ha avuto come primario obiettivo quello di mettere a confronto i Comuni del nostro Paese con i protagonisti del mercato dello sviluppo immobiliare e del territorio. “EIRE è infatti” ci dice Antonio Intiglietta, presidente di Ge.Fi., società che organizza la manifestazione, “la prima fiera in Italia dedicata al real estate, al mercato immobiliare e al marketing territoriale in grado di favorire lo sviluppo di questo importante segmento dell’economia e la sua sempre maggiore crescita qualitativa e internazionalizzazione”.
Qual è la caratteristica principale di EIRE e perché è nata?
Un ambito privilegiato per le amministrazioni pubbliche e per i detentori di aree o patrimoni immobiliari che hanno la necessità di attrarre operatori e investimenti italiani e esteri ai fini dello sviluppo e della riqualificazione territoriale urbana. Il luogo ideale per le società e per gli operatori che intendono promuovere il loro know-how, presentarsi e collocarsi nell’ambito del mercato immobiliare. Già la prima edizione ha confermato la necessità del mercato immobiliare di avere strumenti specifici di approfondimento dei diversi mercati; fiere dedicate alla comunicazione del valore dei territori nazionali, alla presentazione delle opportunità di investimento e di sviluppo e degli operatori presenti sul territorio secondo le varie competenze e specificità. È proprio per concorrere alla presentazione delle opportunità che offre l’Italia in ambito di sviluppo territoriale, che EIRE è nata e cresciuta in questi cinque anni, e nei quali si è posta, in un contesto fieristico, anche come importante momento di confronto culturale, di momento formativo e informativo. I destinatari di queste azioni sono i responsabili pubblici (Regioni, Province e Comuni) e privati (operatori finanziari, società immobiliari, investitori, developers, ecc), che necessitano di conoscere le esperienze e le iniziative emblematiche dello sviluppo del nostro territorio.
La manifestazione, tuttavia, non deve essere solo un momento di scambio di informazioni ma favorire il dialogo.
Certo l’informazione non può ridursi ad una semplice elencazione di esperienze fatte, ma deve anche e necessariamente essere in grado di preparare i soggetti pubblici e privati ad un’adeguata comunicazione delle opportunità di investimento nel proprio territorio di competenza. Per questo motivo EIRE ha sempre voluto essere un reale incontro tra pubbliche amministrazioni e mercato internazionale, così da poter valutare, vagliare e stimare le diverse proposte. In altre parole EIRE vuole essere utile anche per allargare gli orizzonti dei potenziali investitori interessati al nostro territorio e con essi i potenziali progettisti, architetti e programmatori con il proprio know-how. Così che lo sviluppo del territorio italiano avvenga non solo in termini di mera opportunità immobiliare ma anche di sviluppo economico-sociale e culturale.
Cos’altro offre EIRE?
L’aspetto formativo che si è tradotto in questi anni in approfondimenti e dibattiti (sia attraverso i canali di comunicazione legati a EIRE, sia la fitta attività convegnistica durante l’evento) con cui si è cercato di evidenziare alcune linee guida sulla legislazione nazionale e locale sull’urbanistica, l’esperienza di alcuni case histories italiani d’eccellenza, un osservatorio di aggiornamento nell’area della finanza immobiliare e più in generale momenti di confronto tra pubblico e privato per crescere e maturare una coscienza nuova e comune di come governare i processi di sviluppo del territorio in modo moderno e adeguato. Lavorando su questi obiettivi è risultato sempre più chiaro di come gli operatori pubblici abbiano un bisogno formativo su come sviluppare il proprio territorio e nello stesso tempo gli operatori privati abbiano poca dimestichezza con i meccanismi e le procedure amministrative. E così sono nate in questi anni alcune iniziative, sempre nel contesto di EIRE, con cui si è cercato da una parte di avvicinare questi due mondi durante i giorni di fiera, dall’altro di mettere al servizio delle persone implicate strumenti formativi e comunicativi adeguati. È il caso per esempio delle conferenze dedicate ai funzionari delle pubbliche amministrazioni italiane organizzate nella scorsa edizione di EIRE e che proseguiranno nella prossima, in cui i più importanti esponenti universitari del settore hanno messo a disposizione dei fruitori delle conferenze know-how e conoscenze sui principali strumenti operativi che le amministrazioni possiedono nel settore dello sviluppo urbanistico e territoriale.
Avete trovato difficoltà a dialogare con la pubblica amministrazione? Come siete riusciti a superare questo ostacolo?
Il dialogo con la pubblica amministrazione è sempre risultato in questi anni complesso. EIRE ha voluto innanzitutto essere un servizio non solo per far incontrare i dirigenti pubblici con gli operatori, ma anche per “prepararli” a questo incontro. Se l’obiettivo è lo sviluppo del proprio territorio, lo strumento necessario che un amministrazione locale deve saper utilizzare per attrarre i giusti investimenti e i giusti partner, è quello del marketing. In questo caso “marketing territoriale”. L’esperienza di EIRE in questo senso è stata molto ricca di opportunità e ha cercato da sempre di avvicinare gli operatori pubblici alle dinamiche e gli strumenti migliori di marketing territoriale, così da arrivare a presentarsi al mercato nel modo più efficiente ed efficace possibile.
Coloro che spesso parlano di marketing territoriale non sempre sembrano conoscerne il contenuto. Sulla base della vostra esperienza possiamo definire in modo più preciso questa attività?
Non si tratta solo di “sapersi vendere”. Innanzitutto alla base di ogni operazione di marketing territoriale c’è la conoscenza del proprio territorio e l’analisi delle opportunità di investimento reali e “realistiche” dal punto di vista imprenditoriale che si possono mettere sul tavolo di una fiera come EIRE. Saper fa re marketing territoriale da parte delle amministrazioni pubbliche è un’attività fondamentale per lo sviluppo del Paese e delle città, caratterizzata da numerose dinamiche. EIRE ha collaborato con il professor Tronconi e il dipartimento del Politecnico di Milano che dirige per sensibilizzare la pubblica amministrazione su questo tema attraverso un evento a esso dedicato: in concomitanza con le prime quattro edizioni di EIRE, infatti, si è svolto il Premio Promuovere, valorizzare e riqualificare la città e il territorio, che ha raccolto nelle sue quattro edizioni le migliori azioni di marketing territoriale realizzate dalla pubblica amministrazione italiana secondo alcune categorie prestabilite, e la premiazione avveniva ogni anno proprio durante la manifestazione. Hanno partecipato Comuni, Province e Regioni di diversa dimensione, posizione geografica e su diversi settori di interesse (dal turistico al residenziale, da azioni su aree urbane alla valorizzazione dei parchi naturali). EIRE ha fatto emergere con questa e altre iniziative la presenza di realtà realtà pubbliche già avanzante e in grado di realizzare efficaci azioni di marketing territoriale così da attrarre investimenti internazionali sul proprio territorio.
Quest’anno il premio non ci sarà, ma avete altre iniziative in programma per gli enti locali?
Il lavoro di un evento come EIRE resta anche per il prossimo futuro quello di essere un effettivo servizio a questi soggetti per raggiungere il mercato nel modo migliore. Il primo passo per arrivare a questo risultato rimane quello di una completa e professionale azione formativa sugli strumenti necessari, primo fra tutti quello del marketing territoriale e dei suoi meccanismi. A questo proposito per l’edizione 2009 stiamo preparando un’area dedicata, Matchpoint City, uno spazio espositivo e di comunicazione all’interno EIRE 2009 dedicato interamente alle amministrazioni locali italiane di media e piccola dimensione che permetterà loro di conoscere le dinamiche e i protagonisti di progetti già avanzati o realizzati in altre città; raccogliere idee e spunti nel confronto diretto con sviluppatori, architetti e progettisti presenti in fiera; verificare le ipotesi di trasformazione con il mercato; promuovere e far conoscere al mercato le proprie opportunità; incontrare nuovi partner per sviluppare e rendere operativi i propri progetti
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