SEZIONE: TECNOLOGIA E INNOVAZIONE

Buoni esempi da studiare e copiare

18 Dicembre 2008
 
Vogliamo approfittare del clima natalizio e raccontare le buone azioni delle amministrazioni pubbliche? D’altra parte lo sanno bene anche al Ministero per la pubblica amministrazione: nella P.A. non ci sono solo fannulloni. Così è nata la campagna “non solo fannulloni”, con relativo sito internet, per far conoscere le realtà in cui efficienza ed efficacia sono i criteri di base. A dire il vero il Ministero già da tempo si muoveva in questa direzione con il sito “buoniesempi.it”, ma in quest’ultimo periodo ha voluto dare un’impronta più marcata alle buone pratiche o, se a qualcuno piacciono gli inglesismi, alle best practices, e conta di presentarne almeno un migliaio entro la fine del 2008. Dai meandri delle macchine burocratiche, su segnalazione delle stesse P.A. ma anche di associazioni di cittadini, sono emerse realtà amministrative davvero “best”. Attenzione, però, non è sufficiente segnalare l’azione virtuosa per entrare nella classifica dei migliori: è necessario presentare caratteristiche ben precise ovvero i risultati devono essere misurabili e tracciabili nel tempo, almeno per 2 o 3 anni. E poi il Ministero, avvalendosi dell’apporto di soggetti vari come Confindustria e altre associazioni imprenditoriali, ma soprattutto associazioni di cittadini e consumatori, sottopone a un attento esame le segnalazioni, anche attraverso una visita sul posto. Quali siano i campi che definiscono un’azione amministrativa come una buona azione è presto detto:
miglioramento del servizio e della soddisfazione dei clienti: miglioramento significa tempestività (risposte più rapide), accessibilità (orari di apertura più lunghi agli sportelli, possibilità di accedere al servizio attraverso più canali) e disponibilità (più utenti serviti) dei servizi;
riduzione dei costi: in altri termini, come ridurre la spesa (per il personale, per consulenze e incarichi esterni, ecc) senza ridurre la qualità e la quantità dei servizi;
gestione e soddisfazione del personale: l’attenzione è puntata sulle politiche di gestione del personale in termini di differenziazione delle retribuzioni in base al merito, riduzione delle assenze e soddisfazione di chi lavora nella struttura;
partecipazione dei cittadini: l’accento in questo caso è posto sul coinvolgimento da parte della P.A. dei cittadini per definire e valutare i servizi offerti.
Un aspetto interessante dell’iniziativa è quello che nei documenti del Ministero viene definito come “disseminazione” o moltiplicazione nel sistema amministrativo dei buoni risultati. Nel documento che presenta la campagna “non solo fannulloni” si legge: “saranno finanziati/cofinanziati interventi volti a produrre nelle amministrazioni con deficit di performance risultati analoghi a quelli delle amministrazioni virtuose, con un’attenzione particolare alle regioni in ritardo di sviluppo”. Un incentivo che sembra aver avuto presa considerati i risultati raggiunti dall’iniziativa che vede crescere sempre più il numero delle segnalazioni. Una buona notizia, dunque, in linea con il clima natalizio.
Tuttavia, affinché non resti solo un “racconto di Natale” è bene che la raccolta di buone pratiche sia continua. Insomma, Natale si, ma tutto l’anno.
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