SEZIONE: TECNOLOGIA E INNOVAZIONE

ICT in Comune: le "gare" a Cantù e Scanzorosciate

5 Novembre 2008
 
Nel precedente articolo (Bit bit in comune: non solo computer) è stato evidenziato come la gestione di una gara inerente la fornitura di ICT possa comportare diverse complicazioni per i Comuni. Ma come può esser realizzata un’efficace gestione di questo evento? Per saperlo abbiamo incontrato Massimiliano Alborghetti e Tiziana Serlenga, rispettivamente Sindaco e Segretario Generale del Comune di Scanzorosciate e Marco Gallo, Assessore all’innovazione tecnologica, informatica, U.R.P. e statistica del Comune di Cantù, che hanno di recente dovuto gestire un’impegnativa gara.
Quali sono stati gli obiettivi che hanno guidato il vostro progetto?
“L’obiettivo primario che ha guidato il Comune di Cantù” confida l’Assessore Gallo (a destra nella foto) “è stato quello di individuare un gestore in grado di fornire una soluzione ‘chiavi in mano’, cioè quanto più completa per la gestione dell’intero sistema informativo, sia dal punto di vista economico che da quello organizzativo. Inoltre si voleva individuare un progetto che avesse una valenza evolutiva, vale a dire una soluzione che non si limitasse alla gestione, ma fornisse la possibilità di crescere in modo funzionale all’attività dell’ente”.
E a Scanzorosciate?
“Il nostro caso è diverso”, sostiene il Sindaco Alborghetti “perché per migliorare l’efficienza interna attraverso la realizzazione di un sistema informativo unitario, integrato e tecnologicamente aggiornato e migliorare la trasparenza dell’azione amministrativa nell’ottica dell’e-government, erano richieste competenze tecnicoinformatiche molto specifiche, che in un Comune di dimensione medio piccola come Scanzorosciate, che conta 9.499 abitanti, normalmente non sono presenti. Per questa ragione, abbiamo pensato di rivolgerci a un soggetto esterno, in possesso di quelle competenze e che tuttavia non fosse un consulente presente sul mercato. Abbiamo optato per la scelta di un soggetto terzo, qualificato, profondo conoscitore del mercato, che potesse consigliare le scelte più opportune da fare. Per questo abbiamo individuato in Ancitel Lombardia il soggetto più adatto allo svolgimento del compito”.
A livello organizzativo, quale percorso si è reso necessario al fine di attuare la gara e assicurare la trasparenza dell’operazione?
Prende la parola la dottoressa Serlenga (a sinistra nella foto). “A Scanzorosciate è stato necessario il coinvolgimento di più soggetti, non solo degli amministratori, ma soprattutto dei responsabili di settore e del personale degli uffici comunali. Tutti hanno assunto la consapevolezza di essere attori del processo e ciascuno ha operato secondo le proprie competenze e responsabilità. Il supporto di Ancitel Lombardia è stato fondamentale: attraverso una rilevazione precisa dello stato di fatto sono stati individuati i bisogni e focalizzati i contenuti di natura tecnica per la redazione del capitolato d’appalto: dopo di che è stata indetta la gara d’appalto.
Quali risultati sono stati raggiunti dall’organizzazione comunale?
“L’organizzazione comunale di Cantù ha raggiunto un triplice risultato” afferma Marco Gallo, “innanzitutto è stato scelto un progetto che presenta un importante valore aggiunto: il gestore in outsourcing ha introdotto e continuerà a introdurre i propri applicativi in tutti i settori, con l’intento di realizzare un’unica banca dati, in grado di permettere ai diversi uffici di comunicare e interagire tra loro. Secondariamente si è concretizzato un notevole risparmio economico, senza andare a discapito della qualità e del livello del servizio; infine abbiamo la garanzia che il know how dell’azienda che si è aggiudicata la gara sia sempre aggiornato sui temi e tempi dell’innovazione”.
Il Segretario Generale Serlenga sottolinea soprattutto l’aspetto economico dell’operazione che ha prodotto un risultato “decisamente innovativo e conveniente in quanto ha permesso all’ente di l’ottenere, con un costo complessivo di circa 60.000 euro diviso su cinque anni, la fornitura e installazione degli applicativi, la migrazione dei dati, l’integrazione con gli applicativi già esistenti, la formazione del personale, la fornitura di un sistema per la protezione e la sicurezza nonché il servizio di assistenza e manutenzione. Tutto questo con una formula “blindata” per l’intera durata del contratto, che ha messo al riparo da eventuali incrementi di costi.
Ritenete questa esperienza utile e replicabile in altre organizzazioni?
“L’esperienza dell’outsourcing si è rivelata utile” afferma Marco Gallo, “potrebbe essere estesa anche a quei settori per cui nell’organico comunale non sono presenti figure tecniche, a patto che l’esperienza cominci e si concluda con un progetto ben definito e da rispettare con rigore”. Per Tiziana Serlenga, inoltre, questa modalità operativa “è assolutamente consigliabile a tutti quegli enti che intendono migliorare gli standard di efficienza della propria organizzazione, attraverso una formula innovativa in grado di conciliare perfettamente qualità ed economicità”.
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